HomeAttualità e CronacaInchiesta dei Cc: il business della prostituzione a Taormina

Inchiesta dei Cc: il business della prostituzione a Taormina

TAORMINA – Il sesso a pagamento nel primo polo turistico siciliano era diventato una vera e propria “industria del piacere” in grado di determinare un fatturato importante. E’ un giro esteso e redditizio quello che è stato smascherato dai Carabinieri di Messina, insieme alle Forze dell’Ordine di Taormina, che ha portato qualche giorno fa a 23 denunce nei confronti di altrettanti soggetti, tra i quali anche un 60enne di Taormina. La rete di prostituzione, che partiva da Messina, abbracciava Taormina, Giardini Naxos e Letojanni e produceva numeri importanti

Da tempo i Carabinieri monitoravano la situazione, acquisendo elementi che hanno poi portato al blitz con il provvedimento scattato nei confronti di una vera e propria organizzazione, con luoghi di appuntamenti, come detto, a Taormina, Naxos e Letojanni ma sembrerebbe che il tutto si consumasse anche in altri comuni della zona ionica e della Valle Alcantara.

Ad operare erano ragazze colombiane, venezuelane, romene e portoricane, dominicane, brasiliane, romene, cinesi e russe. Donne straniere e transessuali, alle quali veniva il compito di esercitare l’attività di meretricio in diversi appartamenti siti nel centro di Messina e nelle località della provincia.

L’organizzazione si occupava dei lavori di manutenzione degli immobili e stabiliva il canone di affitto da corrispondere, “fornendo alle stesse assistenza (logistica, alimenti, ricariche telefoniche e poste-pay) con la piena consapevolezza” che vendessero il proprio corpo, riscuotendo l’affitto spesso a prezzi notevolmente superiori ai canoni di mercato, sapendo che “il denaro, quale corrispettivo della locazione, era il provento, in tutto o in parte” dell’attività in questione.

C’era chi provvedeva a far pubblicare le inserzioni pubblicitarie su un sito dedicato e chi teneva la contabilità delle entrate/uscite della donna, a riscuotere in tutto o in parte “il provento dell’esercizio della prostituzione”.

Già da qualche anno nelle notti di Taormina, come a Giardini Naxos, si registrano una serie di movimenti che anche al di là di questa indagine specifica hanno fatto emergere una realtà da monitorare con molta attenzione, con appartamenti utilizzati, specie nelle periferie, per attività di prostituzione. Un altro giro di squillo a pagamento, che sfruttava donne sud-americane, è stato individuato in passato dalla Polizia di Stato. Ed erano emerse in questo territorio delle situazioni ancora più estreme, ovvero di donne di giovane età che arrivano a concedere il proprio corpo per potersi pagare poi l’acquisto di dosi di stupefacente.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.