TAORMINA – Raggiunge proporzioni da record il dato che emerge dall’accertamento sull’evasione dei tributi avvenuta da parecchi anni a questa parte a Taormina. I numeri della mancata riscossione si fanno sempre più pesanti e si va cristallizzando così una situazione nella quale una parte di contribuenti pagavano regolarmente le bollette dell’acqua, della spazzatura e l’Imu, ed altri invece si astenevano sistematicamente dai vari pagamenti, aggravando la condizione economico-finanziaria dell’ente, che non a caso è poi sprofondato nel baratro del dissesto.
“In Giunta abbiamo proceduto a trovare la soluzione per supportare l’ufficio tributi e agire per recuperare oltre 50 milioni di euro di tributi evasi – fa sapere il sindaco Cateno De Luca -. L’ho detto e lo ribadisco: bisogna pagare tutti, per pagare così di meno. Non ci possono più essere figli e figliastri a Taormina. Abbiamo lanciato vari appelli ed anche emesso degli avvisi pubblici rivolti a quelli che non hanno pagato affinché si mettano in regola. Il tempo sta scadendo. La banca dati ci consentirà di avere un quadro chiaro su tutte le posizioni dei contribuenti”.