HomeAperturaHamas risveglia l'Isis, minacce a Meloni: l'Italia rischia?

Hamas risveglia l’Isis, minacce a Meloni: l’Italia rischia?

Come se non bastasse la guerra in Ucraina, il mondo fa i conti con un altro conflitto internazionale e stavolta l’onda lunga della tensione esplode nella striscia di Gaza, con lo scontro tra Hamas e Israele.

Ora nel mirino potrebbe esserci anche l’Italia e proprio in queste ore si stanno verificando alcune minacce a Giorgia Meloni e ad altri rappresentanti delle istituzioni italiane che sarebbero state scritte online dai due egiziani arrestati nella notte a Milano in un’operazione antiterrorismo internazionale.

Pare che queste minacce – stando a quanto trapelato – fossero contenute in estesi commenti che i due lasciavano sotto alcuni post, anche violenti, pubblicati su chat di Whatsapp, Telegram e Facebook frequentate da estremisti. In genere, si trattava di commenti di appoggio all’Isis e contro l’Occidente. Dalle indagini, comunque, non risulta che i due fossero pronti a passare all’azione. Gli arrestati sono accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.

L’attenzione è comunque molto alta, soprattutto dopo l’attentato di ieri sera a Bruxelles, con le forze dell’ordine e i servizi di intelligence impegnati adesso nel rintracciare i lupi solitari, i fanatici e le cellule dormienti che potrebbero agire o comunque essere presenti nel nostro Paese. In Italia si alzerà il livello di guarda per controllare 28 mila obiettivi sensibili.

Si lavora per individuare i possibili rischi in Italia, dove però al netto della necessità di tenere altissima l’attenzione su quanto sta accadendo, c’è anche la consapevolezza che ai fanatici non convenga prendere di mira il nostro Paese, che sin qui ha rappresentato un punto di approdo e di transito per centinaia, migliaia di disperati e tra loro anche per quelli che si sono infiltrati sui barconi per raggiungere proprio attraverso l’Italia altre nazioni. Se malauguratamente dovessero registrarsi episodi di violenza in Italia, è chiaro che scatterebbe l’inesorabile chiusura del corridoio che consente oggi ai migranti (e agli infiltrati) di raggiungere attraverso le nostre coste l’Europa, con tutti gli annessi e connessi per coloro che lucrano sul business della disperazione.

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