La morale dell’immorale. Vladimir Putin, che da un anno e mezzo sta mettendo a ferro e fuoco l’Ucraina con una invasione che sta provocando devastazione e morte, dimentica per un attimo la sua colpevole follia.
“La cosa più importante – afferma Putin sul conflitto tra Israele e Hamas- è che penso che le vittime civili saranno assolutamente inaccettabili. Non c’è quasi niente lì. Adesso la cosa più importante è fermare lo spargimento di sangue. Gli sforzi collettivi sono più che necessari nell’interesse di porre rapidamente fine alla destabilizzazione della situazione. Vorrei sottolineare che la Russia è pronta a coordinarsi con tutti i partner dalla mentalità costruttiva”.
Avete capito bene, queste le parole di Putin parlando al vertice della Csi, la Comunità degli Stati indipendenti. Ci sarebbe quasi da applaudire questo messaggio contro la violenza nei confronti degli innocenti, se il monito non provenisse da chi sta combinando di tutto e di più, il peggio del peggio, con le atrocità compiute ai danni di uno stato sovrano in Ucraina.
Putin fa bene a chiedere che i civili innocenti vengano risparmiati e salvaguardati nella striscia di Gaza ma farebbe ancora meglio a decidere intanto lui di fermare immediatamente la guerra in Ucraina.