HomeHomeGuru, pretoriani e paraguru: maggioranza alla resa dei conti

Guru, pretoriani e paraguru: maggioranza alla resa dei conti

TAORMINA – “Non possiamo stare fermi sino a settembre o ottobre, non se ne parla, stiamo cominciando a fare incontri per vedere che fare sennò rischiamo di restare fuori da tutto”. Parole inconfessabili di un big dell’attuale maggioranza di governo, uno di quelli che nel 2018 decisero con i propri numeri la tornata elettorale a Taormina e che adesso ci conferma il clima da rompete le righe che inizia ad aleggiare sulla maggioranza di governo ad un anno dal voto.

Si comincia a verificare quello che in fondo a Taormina è sempre accaduto sin dalla notte dei tempi con tutte le Amministrazioni, indistintamente, quando il traguardo si avvicina e mancano più o meno 12 mesi al voto. Al netto di rassicurazioni, smentite e parole di circostanza, lo abbiamo detto ed è nella logica delle cose che sia partito il “valzer”. E’ l’ora del primo richiamo della foresta: un giro di consultazioni per il posizionamento, che a volte non porta da nessuna parte, in altri casi diventa la premessa dell’aggregazione che andrà a prendersi il palazzo.

Già si sgomita, e non soltanto nell’opposizione che si affanna da tempo immemore a cercare un’identità come fosse la caccia al Sacro Graal, ma anche nella maggioranza dove la volontà del sindaco di attendere prima di comunicare la sua scelta sta diventando motivo di fermento tra gli altri. Così c’è chi si guarda attorno, chi inizia ad imboccare una strada e chi è pronto ad andare dall’altra parte.

Taormina, per dinamiche e contingenze internazionali, vive un momento non semplice, dopo due anni di pandemia e nel momento di una guerra che non si sa quando finirà. Non a caso il sindaco Mario Bolognari ha richiamato i suoi alleati a non avere fretta di conoscere il proprio destino politico e a concentrarsi sull’ultimo anno di Amministrazione ma quando comincia ad affacciarsi il voto all’orizzonte, si fa dura gestire la carovana per chiunque. Anche per chi come il professore è abituato a tenere saldamente in mano le redini della situazione.

Comincia la resa dei conti. Nell’Amministrazione che si avvia a concludere il suo mandato c’è chi è disposto ad aspettare ancora un pò per sapere o capire cosa farà il sindaco. Qualcuno ha deciso di darsi da fare sin da adesso e a prescindere. E non mancano nemmeno i furbetti che vogliono provare a tenere un piede in due staffe, dedicandosi la mattina alle vicende del palazzo comunale e concentrandosi la sera sulle manovre per aprire un’altra stagione politica. Anima e corpo tra guru e paraguru. Per amore di Taormina ovviamente.

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