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Gullotta vicesindaco: scelta giusta ma tardiva

TAORMINA – Tra le poche note liete di questo finale di legislatura a Taormina al momento c’è soprattutto la scelta operata dal sindaco Mario Bolognari che ha deciso di affidare venerdì scorso la vicesindacatura a Francesca Gullotta. Una “promozione” sul campo per l’assessore alle Politiche Sociali, una valutazione giusta anche se tardiva.

L’ormai ex vicesindaco Enzo Scibilia da tempo era ormai alle prese con problematiche di carattere personale che – in termini comprensibili – ne avevano frenato l’azione ed impedivano una piena operatività. A quel punto, di fatto, era venuta a mancare, di riflesso, una presenza politica e amministrativa di riferimento soprattutto nel territorio di Trappitello.

Da qui l’indicazione di fine legislatura della prof.ssa Gullotta, una delle poche figure di alto livello umano e di indiscussa caratura professionale rimaste nell’agone politico locale, una donna di spessore, capace di farsi apprezzare e ben volere da tutti perché ha sempre avuto il pregio di stemperare le conflittualità e mediare le posizioni, interpretando la politica stessa con una visione di comunità e non con un “vestito” egocentrico o di parte. Probabilmente se questa nomina fosse avvenuta almeno un anno prima alcune dinamiche in città e forse in chiave elettorale avrebbero trovato uno sbocco differente e migliore. Ma è altrettanto vero che l’attuale vicesindaco ha sempre palesato il pregio-difetto di non volersi prendere la scena, anche quando attorno a lei c’erano praterie da poter percorrere.

Intanto l’assessore Gullotta ci ha subito messo la faccia su una serie di questioni di stretta attualità, a partire dalla vicenda spinosa di Santa Filomena che l’ha vista nell’ingrato compito di ufficializzare la chiusura in arrivo del plesso dell’infanzia.

Ma al netto di queste specifiche circostanze, l’impressione abbastanza diffusa è che fosse decisamente opportuno dare più spazio già da tempo a Francesca Gullotta, conferendole una delega che si sarebbe tradotta in un raggio d’azione ampliato e l’avrebbe messa nelle condizioni di dare qualcosa in più alla Giunta e al territorio.

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