HomeItalia - EsteriGuerra Nato-Russia? Esercitazione "apocalittica"

Guerra Nato-Russia? Esercitazione “apocalittica”

L’hanno già definita la grande prova prima della grande guerra contro la Russia e per prepararla si va verso un’esercitazione “apocalittica”. Il mondo trema alla sola idea ma lo scenario che si prospetta è di quelli che mettono davvero i brividi.

Tra febbraio e marzo si terrà la più imponente esercitazione della Nato in Europa dalla fine della Guerra Fredda. La missione denominata “Steadfast Defender” (salda difesa) vedrà impegnato un contingente di 41mila soldati di 32 Paesi membri e cinquanta navi da guerra. Numeri clamorosi, per testare una risposta dell’Alleanza Atlantica in caso di aggressione sul suolo della Nato. Lo scontro verrà simulato tra Polonia, Germania e Paesi baltici, l’area orientale più vicina ai confini russi che includono l’enclave di Kaliningrad. E prima di questa esercitazione spuntano indiscrezioni che raccontano di un piano dettagliato tedesco su come la Russia potrebbe attaccare la Nato nel prossimo futuro, dopo uno sviluppo eventualmente favorevole a Putin della guerra in Ucraina. A rivelare l’esistenza, addirittura, di un presunto documento top secret è stato il quotidiano tedesco Bild dando conto di un file dei servizi di sicurezza tedeschi.

Il documento, redatto dal Ministero della Difesa tedesco e classificato solo come “For Official Use Only”, prospetterebbe un “percorso verso il conflitto” tra la Russia e la Nato con il dispiegamento di migliaia di soldati tedeschi. “Mese per mese e con una precisa localizzazione, vengono descritte le azioni russe e occidentali che culmineranno nel dispiegamento di centinaia di migliaia di soldati della Nato e nell’imminente scoppio della guerra nell’estate del 2025”, scrive la stampa tedesca, sintetizzando il documento.

Molto o tutto dipenderà da come si metteranno le cose in Ucraina. La Nato si prepara al peggio e mostra i muscoli a scopo dimostrativo e di deterrenza nei confronti della Russa. E stavolta non si parla di un possibile attacco militare tradizionale, in gioco c’è altro e molto di più. La mobilitazione è alta anche rispetto all’eventualità di una guerra ibrida, combattuta con armi non convenzionali. Questo, del resto, sarebbe l’obiettivo russo anche secondo l’intelligence tedesca che a dicembre scorso, attraverso il Copasir di Berlino, ha lanciato l’allarme sulla possibile infiltrazione di gruppi filorussi all’interno dei Paesi baltici per destabilizzare i governi, come avvenne nel Donbass ucraino nel 2014.

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