TAORMINA – Si complica sempre di più il percorso dell’opposizione, in vista delle elezioni a Taormina, nel tortuoso tentativo di imbastire uno schieramento alternativo alle candidature a sindaco di Mario Bolognari e Cateno De Luca. Il gruppo politico di Antonio D’Aveni prende in considerazione il nome di Antonella Garipoli, ma la diretta interessata comunica la sua posizione a TN24 e (almeno per il momento) si chiama fuori dal giro di giostra sulle candidature.
“Per quanto riguarda la notizia di una mia possibile candidatura a sindaco di Taormina ringrazio TN24 per le lusinghiere valutazioni fatte sulla mia persona e sulla storia politica della mia famiglia, ma la mia candidatura a sindaco, ciclicamente riproposta ad ogni tornata elettorale, attualmente non è oggetto di alcuna valutazione”.
Garipoli frena e, in sostanza, non intende esporsi – almeno per il momento – in assenza delle condizioni essenziali per una sua discesa in campo, memore tra l’altro di quanto accadde nel richiamato tavolo di Mazzeo del 2018, quando saltò la candidatura di Mauro Passalacqua e c’era proprio lei in pole position per guidare quella coalizione ma i vari leader di quel fronte decisero di andare ad un ulteriore scontro e alla fine si divisero facendo naufragare pure la nomination di Garipoli.
Da qui la “smentita tattica” della figlia di Nicola Garipoli, che prenderebbe in considerazione l’opportunità di fare un passo in avanti se ci fosse la chance di guidare un eventuale fronte compatto e competitivo ma è consapevole che l’attuale quadro ad oggi non dà molti margini di manovra. Non a caso lei stessa lancia un avviso ai naviganti con un messaggio non troppo velato sulla propria “candidatura ciclicamente riproposta ad ogni tornata elettorale”.
A questo punto non si può escludere che, alla fine, possa decidere di candidarsi proprio D’Aveni, che anche in queste ore sta lavorando insieme ai propri alleati, ed in particolare con il sostegno del prof. Carmelo Leonardi, per stringere ulteriori alleanze e che rimane intenzionato a giocare la propria partita politica per la sindacatura.
