Con la morte di Silvio Berlusconi i nodi vengono al pettine lì dove sino a quando il Cavaliere era in vita ci pensava lui a “tappare i buchi” ed era lui a far quadrare i conti. Adesso è toccato ai suoi erediti farsi carico del maxi-debito da 90 milioni di euro dei morosi di Forza Italia, con un gesto che è servito ad evitare il fallimento del partito azzurro.
Marina e Pier Silvio hanno coperto i 90 milioni di debito accumulati dal partito, ora garantiti dalle fideiussioni degli eredi del Cavaliere. L’ultimo gesto d’amore verso il padre ma da questo momento i Berlusconi chiudono i rubinetti e avvertono: “Si cambia”.
Si va verso una modifica allo statuto e la volontà sarebbe quella di introdurre una norma che stabilirebbe la decadenza degli incarichi di partito per i consiglieri regionali e i parlamentari che non sono in regola con le quote mensili da versare nelle casse di Forza Italia. A proposito dei figli di Berlusconi, negli ultimi mesi si è ripetutamente ipotizzata la discesa in campo di uno tra Pier Silvio e Marina. “Magari – ha commentato Antonio Tajani a In Mezz’ora, su Rai3 – ma mi pare che adesso pensino a fare gli imprenditori. In ogni caso ci sono sempre molto vicini, ci danno grande sostegno”. Tajani, ovviamente, si augura che i Berlusconi non stacchino la spina a Forza Italia e intanto si gode la sua stagione di leader “delegato” dalla famiglia Berlusconi. L’erede simbolico del Cavaliere, un capo che però elettoralmente non ha consenso e non ha voti. E non a caso negli ultimi sondaggi Forza Italia scende al 6,9% e galleggia pericolosamente in una percentuale che è già in flessione dell’1,2% rispetto alle ultime Politiche del 2022.
