HomeAttualità e CronacaEx ospedale Taormina: ma l'ecografo del Consultorio quando sarà riparato?

Ex ospedale Taormina: ma l’ecografo del Consultorio quando sarà riparato?

TAORMINA – L’ex ospedale di Taormina continua a perdere pezzi (esattamente come il San Vincenzo di contrada Sirina) e i servizi che rimangono non vengono messi nelle condizioni di funzionare come dovrebbero. Un esempio eloquente. Presso il Distretto sanitario di Taormina, Dipartimento Funzionale Materno Infantile si trova il Consultorio familiare di Taormina, diretto dal dott. Angelo Amarù, stimato professionista che da tanti anni a questa parte ha reso questo servizio un punto di riferimento per numerosi utenti dell’intero comprensorio.

Tuttavia, alcune donne del comprensorio hanno scritto a TaorminaNews24 per segnalare che da tempo l’ecografo transvaginale non funziona e necessita di essere ripristinato. Al momento l’Asp Messina non ha provveduto a rifunzionalizzare la strumentazione e così non può essere eseguito un accertamento prezioso per ogni donna che si reca presso il Consultorio di Piazza San Francesco di Paola.

Stiamo parlando di un esame diagnostico-strumentale ginecologico non invasivo molto comune, che si associa abitualmente alla visita ginecologica e permette di valutare gli organi riproduttivi interni e gli organi circostanti attraverso una sonda posizionata in vagina. E’ importante non soltanto per quanto concerne la maternità ma anche per la prevenzione di eventuali problemi di salute. Il Consultorio, ricordiamo, eroga tante prestazioni: Visite ostetrico-ginecologiche; prelievo Pap-Test – L’esecuzione degli esami e gli eventuali approfondimenti diagnostici relativamente alla fascia d’età (25-64) sono a cura dell’Unità Operativa Screening; consulenze IVG L.194; consulenze contraccezione; consulenze coppia; consulenze ostetriche; consulenze; prematrimoniali/preconcezionali; prevenzione oncologica; consulenze menopausa; colloqui psicologici; psicoterapia individuale/di coppia.

E allora l’auspicio è che il nuovo direttore generale dell’Asp Messina, Giuseppe Cuccì, non appena avrà avviato la sua attività, possa affrontare e risolvere questa criticità, nel più ampio contesto di un sopralluogo da effettuare all’ex ospedale di Taormina. Serve una ricognizione sui luoghi per rendersi conto di come sono ridotti i locali di Piazza San Francesco di Paola e per accertare le condizioni infelici in cui è costretto ad operare il personale dell’azienda, in un immobile ormai fatiscente. Nel frattempo, magari, anche i Comuni del Distretto Sanitario 32 (che sono 24, con Taormina capofila), potrebbero dare un senso compiuto alla loro esistenza, battere un colpo e rendersi conto, a loro volta, che sul vecchio ospedale non si può continuare a far finta di non vedere e non sapere. C’è una struttura che dovrebbe essere un fiore all’occhiello e che, invece, è stata consegnata all’oblio totale. Bisogna darsi una sveglia e tutelare la sanità del proprio territorio. Difenderla tutta e non soltanto dove c’è qualche passerella da fare.

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