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ESERCITAZIONE NATO CON 30 MILA SOLDATI: PROVE DI GUERRA? MORTI 4 MARINES (VIDEO)

Ufficialmente l’Ucraina e la guerra scatenata dalla Russia alle porte dell’Europa non c’entrano con questa iniziativa. Eppure l’esercitazione dell’Alleanza Atlantica in Norvegia, che a quanto pare si è conclusa il 17 marzo scorso, fa venire più di qualche dubbio e non soltanto ai soliti complottisti. Di certo una esercitazione così imponente non si vedeva dagli anni Ottanta e non è un caso se la Russia di Putin, già qualche giorno aveva ammonito “in nome della sicurezza” Svezia e Finlandia in caso di adesione alla Nato. Un braccio di ferro che si è consumato con un botta e risposta che suona così “Decidiamo noi cosa fare”.

Organizzata dalla Norvegia, è stata la più importante esercitazione condotta nell’Artico dagli anni ’80, banco di prova dell’interoperabilità degli assetti dell’Alleanza Atlantica e dei paesi partner anche in ambienti estremi, tipici dell’inverno norvegese. Le esercitazioni, conosciute con il nome di Cold Response, si svolgono regolarmente ogni due anni e sono pianificate per tempo.

Quest’ultima ha visto impegnati 30 mila soldati, 200 aerei e 50 navi. Anche l’Italia si è unita come partner all’esercitazione capeggiata dalla Norvegia dal suo comando operativo interforze, il Norwegian Joint Headquarters di Bodo con l’incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi. L’unità navale, salpata dal porto di Narvik (Norvegia) lo scorso 12 marzo, ha assunto un ruolo centrale nell’esercitazione in quanto nave di bandiera del Comandante della Task Force anfibia multinazionale (Commander Amphibious Task Force – Catf) con il contrammiraglio Valentino Rinaldi, e ospita a bordo il comandante della Forza da sbarco (Commander Landing Force – Clf) statunitense, ruolo ricoperto dal Generale di Brigata del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, Anthony M. Henderson, comandante del 2° Marine Expeditionary Brigade. Presente a bordo anche una componente interforze nazionale nello staff, con personale dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare.

La parte terrestre dell’esercitazione ha coinvolto circa 2.500 soldati provenienti da Francia, Italia, Norvegia, Polonia e Spagna. Queste forze sono state supportate in mare da navi da guerra e marinai provenienti da sette nazioni della NATO. Brilliant Jump 2022 si è svolto dal 28 febbraio al 17 marzo.

La nave Garibaldi ha partecipato in stretta sinergia con assetti di diverse Forze Armate straniere, mettendo a frutto l’addestramento specifico svolto negli ultimi mesi dalle donne e dagli uomini della Marina Militare. Alla Cold Response hanno aderito anche parte degli Alpini del 3° Reggimento di Pinerolo, che a terra simulano la forza opponente.

Ad alimentare la preoccupazione anche un inquietante episodio accaduto nella fase conclusiva dell’esercitazione in terra norvegese. E’ stata aperta un’indagine su un incidente aereo avvenuto venerdì scorso in Norvegia in cui sono morti 4 marines. I militari americani erano a bordo di un velivolo V-22 Osprey che aveva preso parte alle manovre Nato chiamate Cold Response, quando per cause ancora da chiarire, è precipitato nel nord del paese. Erano le 1,30 di notte del 18 marzo quando l’aereo militare in dotazione al corpo dei Marines, ha fatto perdere le proprie tracce dal radar. Poco dopo è arrivata la notizia dello schianto. A darla è stato il Centro per il coordinamento dei soccorsi norvegese (Jrcc).

Le cattive condizioni atmosferiche avevano complicato le ricerche dell’aereo. I soccorritori si sono dovuti recare sul luogo della tragedia via terra in quanto i mezzi aerei non sono riusciti ad avvicinarsi alla zona dell’incidente a causa delle intemperie. Non ci sono ancora dettagli sulla possibile dinamica. Un portavoce del Jrcc ha affermato che il velivolo “ha colpito il suolo” mentre c’era cattivo tempo. A comunicare la notizia della morte dei quattro militari americani è stato il portavoce della difesa norvegese Stine, Barclay Gaasland

“L’invasione della Russia in Ucraina ha sottolineato ancora una volta che è necessario disporre di forze capaci, pronte al combattimento”, ha commentato il comandante dell’Allied Joint Force Command Brunssum, il generale Jörg Vollmer, a conclusione dell’esercitazione NATO Brilliant Jump 2022. Ed è un addestramento che, per forza di cose, in questo momento di alta tensione si presta a tante riflessione, con la speranza che si arrivi in fretta ad una soluzione risolutiva in Ucraina e che quella svoltasi in Norvegia rimanga soltanto un’esercitazione e niente di più.

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