Sven-Goran Eriksson commuove il mondo. L’ex allenatore di Roma, Lazio e Sampdoria, sta per vivere una giornata speciale, nei suoi ultimi mesi di vita. Dopo aver annunciato la sua malattia, aveva chiesto di poter allenare almeno per un giorno il Liverpool. E riuscirà a realizzare il sogno: ad Anfield dirigerà i Reds. Sarà lui a guidare la squadra delle vecchie glorie in occasione della partita con le leggende dell’Ajax. In un’intervista concessa alla CNN, oltre a ringraziare i tifosi dei Reds e la società della Merseyside, il tecnico svedese – campione d’Italia nel 1999 con la Lazio di Sergio Cragnotti – ha avuto modo di parlare delle sue condizioni di salute a due mesi dall’annuncio.
“Sono molto felice – ha spiegato – e mi sento fortunato nel vedere che le cose buone che ho fatto vengono celebrate mentre sono vivo. Non è comune. Di solito, devi morire e avere un funerale prima che la gente ti apprezzi e ti dica quanto sei grande. Sono felice che la gente mi racconti le cose mentre sono vivo. Le mie condizioni? Il medico dice che non sto bene, ma mi sento molto bene. Ho quello che ho, so che è un cancro e che non si può curare. È una specie di lotta, ma non sono seduto in un angolo e piango. Vivo nella vita come vivevo prima, o quasi. E va tutto bene. Il trattamento sta andando bene, ci sono alti e bassi ovviamente. Sono ancora in piedi insomma”.