HomeEuronewsEmergenza clima minaccia i siti del patrimonio mondiale

Emergenza clima minaccia i siti del patrimonio mondiale

Climate Now visita il Palazzo e i Giardini di Sanssouci a Potsdam, in Germania, un patrimonio mondiale sempre più minacciato dai cambiamenti climatici. Nell’edizione di questo mese scopriremo come la siccità, le ondate di calore e le piogge abbondanti stiano avendo ripercussioni su questo paesaggio storico di trecento anni.

Ma prima diamo un’occhiata agli ultimi dati del Servizio per i cambiamenti climatici di Copernicus, che suggeriscono che a livello globale abbiamo appena avuto l’agosto più caldo mai registrato, con temperature superiori di 0,7 gradi Celsius rispetto alla media 1991-2020.

Il periodo da giugno ad agosto è stato il più caldo mai registrato. Il mese di agosto ha visto ondate di calore in Portogallo, Italia, Francia, nord Africa e negli Stati Uniti centrali e meridionali. Le ondate di calore hanno colpito anche gli oceani. Dall’inizio degli anni ’80 si è registrato un netto aumento delle temperature globali giornaliere della superficie del mare, ma nel 2030 c’è stato un aumento medio di oltre mezzo grado rispetto agli anni precedenti, un nuovo record.

In Antartide, dove è inverno, le concentrazioni di ghiaccio marino sono state inferiori alla media in ampie aree. Si è registrato anche un minimo storico per il mese di agosto in termini di estensione del ghiaccio marino, ovvero la misura delle aree in cui almeno il 15% dell’oceano è ghiacciato. L’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto livelli minimi senza precedenti dal maggio di quest’anno. E ora torniamo alla nostra storia sul Palazzo e i Giardini di Sanssouci a Potsdam, in Germania. L’Europa ha molti giardini e palazzi storici come questo, punti di riferimento costruiti per durare nel tempo: ma possono sopravvivere di fronte all’accelerazione dei cambiamenti climatici?

Nel XVIII secolo questo era il parco giochi estivo di Federico il Grande: il re prussiano lo chiamò Sanssouci, un luogo spensierato. Ma oggi, con un milione di visitatori all’anno, c’è molto a a cui pensare. E, secondo il direttore del giardino Michael Rohde, con l’incalzare del cambiamento climatico, c’è anche molto di cui preoccuparsi.

Michael Rohde è il direttore dei giardini della Fondazione dei Palazzi e Giardini prussiani. “Sono circa dieci anni che sentiamo gli effetti del cambiamento climatico, ma negli ultimi sei anni sono stati molto più gravi – dice Rohde -. Qui piove meno, c’è l’impatto del caldo, c’è il suolo, il prosciugamento delle falde acquifere, che non si ricaricano più. E naturalmente abbiamo il problema degli alberi che cadono come conseguenza”.

Il continuo abbassamento dei livelli delle acque sotterranee rende gli alberi più suscettibili a funghi e insetti. Il numero di alberi che muoiono ogni anno è passato dalle poche decine di vent’anni fa alle diverse centinaia di oggi.

Fonte: Euronews Italia

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