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Elon Musk accusato di antisemitismo per un post su X

Elon Musk di nuovo nella bufera. Questa volta a scatenare le polemiche è stato un suo commento a un messaggio antisemita postato su X. Un fatto giudicato “inaccettabile” dalla Casa Bianca, che ha condannato quella che ha definito una “ripugnante promozione dell’antisemitismo e dell’odio razziale, contraria ai nostri valori”.

“Deve lasciare” la sua piattaforma e la guida di Tesla, hanno rincarato la dose osservatori, uomini d’affari e qualche investitore. L’azienda IBM ha protestato sospendendo i suoi spot pubblicitari: “Abbiamo tolleranza zero verso i discorsi di odio e discriminazione, e abbiamo immediatamente sospeso tutte le pubblicità su X”, ha spiegato il colosso dell’informatica, che aveva preventivato un milione di dollari di spese per spot sulla piattaforma negli ultimi tre mesi dell’anno.

Di fronte alla dilagante disinformazione anche la Commissione europea ha raccomandato a tutti i suoi servizi di “sospendere temporaneamente la pubblicità su X fino a nuovo ordine, per evitare rischi di danni alla reputazione della Commissione”.

Nel tentativo di arginare le critiche interne e la fuga degli inserzionisti, l’amministratore delegato di X, Linda Yaccarino, è dovuta correre ai ripari: “Noi siamo una piattaforma per tutti” e la “discriminazione da parte di chiunque deve fermarsi”. Ma oramai la frittata era fatta. Nel commentare il post di un utente nel quale si accusavano le comunità ebraichedi cavalcare “lo stesso tipo di dialettica dell’odio contro i bianchi che vogliono non sia usata contro di loro”, Musk si è detto d’accordo.

Le polemiche sono state immediate, tanto che il miliardario è stato costretto a spiegare che il principio “non si estende a tutte le comunità ebraiche ma, a rischio di essere ripetitivo, sono profondamente offeso dai messaggi dell’Anti Defamation League (organizzazione non governativa internazionale ebraica con sede negli Usa, ndr) e di altri gruppi che sostengono de facto razzismo anti-bianchi o anti-asiatici, o razzismo di qualsiasi altra forma”.

Pur essendo noto per le sue controverse posizioni, Musk con il suo apparente sostegno alla “grande teoria della sostituzione”, l’idea dell’ultradestra basata sulla convinzione che le minoranze stiano sostituendo i bianchi, sembra aver superato stavolta una “linea rossa”.

Fonte: Euronews Italia
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