HomePoliticaElezioni, Tronchet: "Sarà lotta senza quartiere, mai con Bolognari"

Elezioni, Tronchet: “Sarà lotta senza quartiere, mai con Bolognari”

TAORMINA – “La nostra sarà una lotta senza quartiere, per la sindacatura ma soprattutto per salvare e rilanciare Taormina”. Lo afferma in una nota Eddy Tronchet,che alle Comunali del 2023 sarà con molta probabilità uno dei candidati a sindaco che si contenderanno il governo di Palazzo dei Giurati.

Tronchet torna ad attaccare il sindaco in carica Mario Bolognari ma non risparmia frecciate anche a Cateno De Luca, gli altri due competitori pronti a correre per la fascia tricolore.

“Apprendiamo dell’idea del sindaco di mettere in piedi un listone del tipo Carta 93. Il sindaco Bolognari lo potrà fare con i residui della sua maggioranza che è l’artefice del malcontento generale in città e nelle frazioni. Non hanno saputo ascoltare i consigli e gli inviti a cambiare rotta all’indomani del Covid quando una coalizione di forze politiche avrebbe potuto indirizzare le proprie energie nel risolvere alcune questioni fondamentali e di programmazione post-Covid. Le risposte del sindaco sono state improntate ad un atteggiamento di sufficienza di cui la cittadinanza si è stufata. Mera cecità politica e amministrativa hanno spinto la nostra città e le nostre frazioni in un baratro socio-economico dal quale per uscirne sarà richiesto uno sforzo notevole fatto da persone preparate sotto ogni punto di vista. O si riparte da una programmazione turistica della città valutando e sviluppando da subito le immense e latenti potenzialità o si proseguirà nell’ inseguimento di accordi effimeri mancando del tutto l’obiettivo primario che è Taormina al di sopra di ogni cosa”.

Tronchet lancia poi un messaggio che “vale per il sindaco come per De Luca”: La nostra sarà una lotta senza quartiere per ridare autonomia di gestione sui nostri monumenti storici, per rendere al mittente, cioè alla Regione Siciliana, le umiliazioni che la città ha dovuto subire negli ultimi decenni. Per rendere il ruolo effettivo di leader del turismo siciliano che spetta a Taormina e che le classi politiche locali degli ultimi 30 anni hanno calpestato per ignoranza o per incapacità. Pertanto non ci sarà nessun tipo di accordo con Bolognari che invitiamo a mettersi il cuore in pace. Le condizioni del 1993 erano ben diverse da quelle odierne. Allora la cittadinanza era un pò stordita da quelle inchieste nazionali e dalla fine di un era partitica che nel bene e nel male aveva garantito stabilità al nostro paese. Oggi non ci sono questioni giudiziarie, oggi c’è da parte del popolo la consapevolezza di una mancanza di preparazione di gran parte della classe politica specie quella locale. Non è ripetendo all’infinito gli schemi obsoleti di una politica arrugginita che Taormina potrà risvegliarsi dal suo torpore”.

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