TAORMINA – Doveva essere l’estate del gran ritorno dei turisti stranieri e invece l’ennesima ondata di contagi da Covid promette (o minaccia, a seconda dei casi) di cambiare le prospettive del 2022, con lo scenario decisamente concreto di un’altra stagione all’insegna del cosiddetto “turismo di prossimità”. Avevate pensato (e sperato) di percorrere le strade di Taormina, da Spisone a Porta Messina in 10 minuti e senza finire nel traffico infernale di un’ora di coda? Potete mettervi comodi, fatevi il segno della Croce e sfogatevi adesso, come Leonardo Di Caprio in Don’t look up: le restrizioni non ci abbandoneranno in fretta, il virus ancora per qualche tempo continuerà a fracassarci i maroni e il risultato pare destinato ad essere quello di un’altra estate di transizione, a metà tra il “si riparte” e “l’accontentiamoci”. Per adesso il 2019 e tutto ciò che il mondo intero era sino ad allora, lo si può vedere tutto al più con il cannocchiale, augurandoci di tornare ben presto a quella vita e a quelle abitudini.
Nel frattempo, i turisti stranieri probabilmente inizieranno a rivedersi in termini e numeri più consistenti rispetto anche al 2021 e ai pochi survivor del 2020 ma la tendenza principale pare destinata ad essere quella di una stagione oscillante sul piano inclinato dell’incertezza e all’insegna del turismo di massa.
Ci aspetta un’altra estate con quelli che prenderanno d’assalto le spiagge col sacchetto della pasta al forno e la coca cola, quelli che alle cinque e mezza del pomeriggio saluteranno il mare per mettersi in macchina con destinazione Taormina centro, quelli che tutto al più affitteranno un bilocale per dormirci in sette e andranno alla conquista del Corso Umberto per un gelato, una pizzetta e un selfie. Ma in fondo le vie del turismo sono infinite e in tempi di pandemia anche di questo si vive….
