HomePoliticaDissesto a Taormina: a che punto siamo? La relazione della Commissione Liquidatoria

Dissesto a Taormina: a che punto siamo? La relazione della Commissione Liquidatoria

TAORMINA – Sono ormai trascorsi 19 mesi da quando il 22 luglio 2021 il Comune di Taormina decretò il dissesto dell’ente con apposita deliberazione del Consiglio comunale. Il 25 ottobre di quello stesso anno ci fu poi la nomina dei tre commissari indicati dal Capo dello Stato per occuparsi del risanamento dei conti di Palazzo dei Giurati, dalle attività di riscossione dei crediti a quelle soprattutto riguardanti il pagamento dei debiti.

I primi 455 giorni di attività a Taormina promuovono l’operato dei funzionari incaricati, Lucio Catania (presidente), Maria Di Nardo e Tania Giallongo, che – lontani dai riflettori – stanno portando avanti un lavoro scrupoloso ed incisivo, sfuggendo tra l’altro al cliché – non di rado visto in questa città – di commissari che solitamente da queste parti vengono in missione a fare “mondanità” e a farsi contagiare dal clima vacanziero, per poi produrre poco o nulla.

L’analisi dell’attività sinora portata avanti dalla Commissione Liquidatoria procede a passo spedito ed è riscontrabile nel contenuto di una relazione formalizzata dall’OSL con un report informativo di 10 pagine sulle iniziative attuate sino alla data del 31 gennaio scorso. All’interno emerge, tra l’altro, che sono già 75 le proposte di transazione già inviate ai creditori dell’ente per cominciare ad abbattere la massa passiva del Comune. Si parla di proposte transattive, riferite a somme accertate, per 4 milioni e 783 mila euro.

Ancora adesso si stanno effettuando delle valutazioni per dare un volto definitivo al quadro debitorio dell’ente. Al 31 gennaio scorso sono pervenute 319 istanze da parte dei creditori, di cui 245 entro i termini e 74 fuori termine, per un ammontare di 69 milioni 132 mila euro complessivamente richiesto al Comune di Taormina: di cui 64 milioni 718 mila euro entro i termini e 4 milioni 417 mila fuori dal termine. A questo punto si entra nella fase in cui i creditori valuteranno se accettare le relative proposte di transazione. La strada verso il risanamento è ancora lunga ma i segnali su questo fronte sono incoraggianti.

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