Cateno De Luca torna ad analizzare il successo alle elezioni comunali del 12 giugno scorso del proprio candidato sindaco, Federico Basile, a Messina e lancia anche una proposta a sorpresa al centrosinistra per le Regionali del prossimo novembre.
“Sulla recente vittoria di Federico Basile al primo turno alle Comunali a Messina ho fatto pubblicamente stamattina un’analisi lucida e puntuale del risultato elettorale, suffragata dai numeri. C’è un dato innanzitutto che intendo evidenziare per smontare una volta per tutte l’alibi che chi ha perso ha tentato di costruire, ovvero l’affluenza alle urne dei messinesi. Non è vero che la città non è andata a votare. Il 55,64% dei messinesi si è recato alle urne e questo è un dato più alto rispetto a quello dell’affluenza in altre città metropolitane. Il secondo dato sul quale voglio soffermarmi è quello della percentuale di voti ottenuti da Basile nelle varie circoscrizioni. Federico Basile ha ottenuto oltre il 40% di preferenze in quasi tutte le circoscrizioni, tranne la quarta in cui è arrivato poco sopra il 39%, smentendo con i fatti, dunque, la tesi secondo la quale sarebbe stato votato solo da una parte della città. Non è così. C’è poi ancora un altro aspetto che anche in prospettiva regionale è utile analizzare. Noi non abbiamo sottratto voti al centrodestra, per cui se il centrosinistra pensa che una mia candidatura possa favorire la loro vittoria è il caso che rivedano la propria posizione. I dati dicono che rispetto al voto del 2018 il Movimento 5 stelle ha registrato il 57% in meno di preferenze, il centrosinistra il -48% mentre pressoché inalterato risulta il dato del centrodestra che continua a rappresentare il sistema di potere clientelare.
A Messina è accaduto che i partiti sono stati puniti dalla città anche per l’atteggiamento di ostilità che in questi tre anni e mezzo di governo hanno avuto nei mei confronti”.
“Messina ha premiato la mia azione di governo e ha saputo cogliere in Federico Basile l’uomo in grado di proseguirla – ha aggiunto De Luca -. Il risultato di Messina è diventato leggenda. Ho trasformato le elezioni amministrative in elezioni regionali a turno unico. Anche l’elemento legato al numero di liste presentate ha rappresentato una grande scommessa che si è dimostrata vincente. Mi piace definirle liste di testimonianza perché testimoniano l’amore di ciascun candidato verso la propria città. Hanno rappresentato la reazione dei cittadini al tentativo della banda bassotti della politica di mettere le mani sulla città. E proprio la presenza di numerose liste ci ha consentito di ottenere quella percentuale in più che ci ha portato alla vittoria. Avevo bisogno che questa elezione fosse una grande lezione per tutti i soloni della politica. Mi pare che possano prendere appunti”.