TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, continua i suoi impegni in giro per l’Italia per la campagna elettorale delle Europee di giugno. Il parlamentare di Fiumedinisi, nella sua consueta diretta social, questa mattina ha lanciato altre bordate ad avversari ma anche ai potenziali alleati che esitano (o non vogliono) a definire accordi con Sud chiama Nord. De Luca non fa nomi e non cita, in particolare, l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ma i suoi messaggi non sembrano casuali.
“Le cose stanno andando bene. Noi andiamo avanti. Abbiamo le idee chiare, le abbiamo sempre avute, verso la meta. L’orizzonte lo guardiamo ben oltre quello che può sembrare alla vista comune. Mentre si celebrano i riti e le sedute spiritiche, noi consolidiamo il progetto. Non tutto succede per caso. Basta andare avanti, senza mai esitare e senza piegarsi ai condizionamenti, ai tentativi di fermarti. Quello è fondamentale. Ecco la differenza, la marcia in più. Certo che ci sono stati e ci sono ancora adesso disturbatori e infiltrati. Lo sappiamo. Al tavolo c’è chi continua a giocare, facciamo l’accordo o non facciamo l’accordo, lo voglio più grande o più piccolo. Ma voi pensate che sono tutti in buona fede? E voi pensato che io mi comporto da scemo di periferia come mi considera qualcuno? Io faccio anche lo scemo al tavolo ma nel frattempo vado dritto alla meta. Io continuo a definire candidature e progettualità. C’è chi prova a condizionarmi con dei post strani. A voler dire e non voler dire, tra il descrivere e non descrivere. Ma nella vita ci vogliono le palle, i nomi e i cognomi. Nella mia terra i mafiosi mandano gli avvertimenti, velati. Ma con chi pensate di avere a che fare? Noi non ci siamo fatti condizionare, altri diranno che ci tenteranno la prossima volta o che non sono riusciti a raccogliere le firme, ma lo sanno già che non ce la faranno a raccogliere le firme. Il mio è un progetto di disseminazione di democrazia. Quando si fanno salire a bordo dei co-protagonisti, è un atto di generosità. Oggi abbiamo l’obiettivo di superare il 4%, oggi ci mettiamo assieme con tanti movimenti per non farci uccidere dal sistema. Poi, domani potremo battere il sistema. Le cose si fanno per fasi. Ciascun capetto spieghi ai propri dirigenti, soci e sostenitori che oggi ha la possibilità con noi di essere co-protagonista e di partecipare a una strategia per non soccombere alle azioni liberticide che questo Stato mette in atto e che l’Europa continua a sfornare contro l’Italia e contro di noi. E’ un momento storico, dovete capirlo e avere l’onestà intellettuale di capire la dimensione che si può avere in questa fase. Leggete il mio libro e capirete una volta per tutte di che pasta siamo fatti”.
