TAORMINA – Cateno De Luca replica per le rime ai nuove fuoriusciti dalla sua coalizione per le elezioni a Taormina e preannuncia “importanti dettagli e retroscena” nel comizio di domenica sera a Trappitello.
“Sabato 8 aprile scorso – spiega De Luca a TN24 – avevamo concordato, in una riunione pomeridiana, di consentire ai candidati di trovare un accordo unanime per la formazione delle due liste. Avevamo dato come termine di scadenza esattamente il venerdì 14 aprile, alle ore 22.30. Avevamo anche precisato che, nell’eventualità di un’assenza di unanimità, avrei provveduto io, secondo una logica ben precisa e cioè quella di dare la possibilità ai taorminesi di scegliere tra le due liste se volevano premiare le esperienze precedenti o se volevano, altresì, puntare sull’apporto di nuove esperienze. Per questo avevamo invitato i candidati a ragionare serenamente con questa logica e questo approccio. Tuttavia, venerdì 14 aprile, quando sono arrivato a Taormina, alle ore 22.30, ancora riscontravo che si stava discutendo del nulla. C’era, anzi, il chiaro tentativo di un certo gruppo politico di imporsi, nella lista collegata alla mia persona, per fare fuori tutte le nuove proposte. Non è vero che si è raggiunta l’unanimità, tanto è vero che quella bozza che mi era stata data, non rispecchiava la condivisione di oltre il 50% dei candidati. A quel punto quella bozza è stata da me stracciata”.
“Ho convocato per il 15 aprile tutti i candidati – continua De Luca -, per arrivare ad una conclusione. Ho detto con chiarezza che chi voleva garantirsi la “poltrona” poteva anche decidere di farlo ma io non permetto a nessuno di porre come obiettivo la salvaguardia della propria posizione rispetto ad un progetto complessivo che si è posto nella direzione del consentire ai taorminesi di scegliere. Non abbiamo mai posto il tema del prendere maggioranza ed opposizione, ma avendo un numero di quasi 40 candidati non volevo lasciare fuori una buona parte delle nuove leve che si erano proposte e fatte avanti per cercare di dare una svolta alla Città di Taormina. Per il resto, in pratica è emerso il vero intento di alcuni quando si sono trovati di fronte ad una proposta nella quale c’era una lista con chi aveva esperienza e nell’altra invece i candidati nuovi, collegati alla mia candidatura. Ed è questa l’azione che volevano portare avanti i “registi” di questo tentativo di prendermi in ostaggio e fare con me quello che a Taormina è già stato fatto nelle precedenti esperienze con i vari sindaci. Stavolta hanno visto fallire questo loro tentativo. Li ho presi con “le mani nella marmellata”. Si sono trovati spiazzati perché io, a differenza di altri candidati a sindaco, non mi faccio tenere in ostaggio da nessuno. Ho detto a questi soggetti: “Preferisco che ve ne andiate ma non sarò mai la brutta fotocopia di altre precedenti esperienze”. Ecco i primi sei perché non hanno firmato. A questi poi si sono aggiunti altri candidati che avendo visto che non cedevo alle pressioni costanti di fare rientrare i sei, essendo tutti “figli” della stessa strategia, hanno preferito cambiare aria”.
“Noi auguriamo a questi nove candidati di averli in campo – conclude De Luca – ed anzi auspichiamo che facciano magari una lista con un loro candidato sindaco. Così potranno portare in campagna elettorale le ragioni della loro nobile attività e noi potremo opporre le ragioni reali e i veri interessi della collettività. Nel comizio di domani daremo importanti dettagli e retroscena di questi tentativi di transumanza che ogni cinque anni si verificano a Taormina per garantire gli stessi personaggi al comando, utilizzando come sindaci prima un soggetto e poi un altro, come fosse il “pupo” istituzionale della situazione”.
