TAORMINA – Clamorosa presa di posizione del sindaco di Taormina, Cateno De Luca, sugli aumenti pesantissimi previsti su tutti i fronti nel “Salva Taormina. De Luca “denuncia” un buco di bilancio di 16 milioni che avrebbe ereditato dall’ex Amministrazione comunale.
“Il Salva Taormina – prevede provvedimenti strutturali per evitare il secondo dissesto e in Consiglio comunale ce ne sarà per tutti. Si prevedono aumenti tra il 50 e il 100% delle tariffe e dei tributi. Tutto raddoppiato. L’Amministrazione precedente ci ha lasciato un buco di 16-17 milioni di euro e lo metteremo in bella vista. Non si tratta di una gestione che era improvvisata, siamo oltre. Erano consapevoli del buco ma stavano zitti, tanto pensavano a vincere le elezioni e poi a galleggiare. Ma non funziona questo. Ora è necessaria una manovra molto forte. Negli ultimi 5 anni ci sono 25 milioni di Imu non riscossa, e poi l’acqua, la Tari e i suoli pubblici. Stiamo per votare la regolarità della posizione tributaria locale e chi non paga, ad esempio, la Tari o l’Imu non avrà diritto ad accedere all’asilo nido e non avrà diritto all’abbattimento della tariffa sul parcheggio e decade anche la concessione del suolo pubblico. Dal 1 settembre cambia tutto e inizieremo a staccare l’acqua ai morosi”.
Devo evitare il tracollo ed evitare i buchi che ho ereditato. Quelli che mi hanno preceduto sapevano come stavano le cose. I Commissari Liquidatori ci hanno chiesto, quindi, 12 milioni. Qualcuno diceva in campagna elettorale che i bilanci erano ok. Ma quando mai? Sono state firmate delle “cambiali” senza copertura finanziaria, i cosiddetti “pagherò”, che ora dovrò onorare. Avrei potuto adesso fregarmene e andare avanti senza fare nessuna variazione, senza aumenti e senza dare i soldi ai Commissari. Risultato? Verrebbe sciolto il Consiglio comunale e ci sarebbe un secondo dissesto”.
