HomePoliticaConsiglio comunale, scoppia il caso Corvaia: contestata l'incompatibilità

Consiglio comunale, scoppia il caso Corvaia: contestata l’incompatibilità

TAORMINA – Torna a riunirsi il Consiglio comunale di Taormina e dopo l’omaggio alla memoria di Francesca Gullotta, questa sera ha avuto luogo al palazzo municipale la surroga con il subentrante Nunzio Corvaia, che prende il posto della consigliera scomparsa il 3 marzo scorso. Ma poco dopo il giuramento e l’ingresso tra i banchi dell’opposizione è arrivata subito nei confronti di Corvaia (che, ricordiamo, ha fatto parte della Giunta nelle legislature guidate dai sindaci Passalacqua, D’Agostino e Bolognari) una “doccia gelata”. Ovvero la contestazione di incompatibilità, per effetto di una segnalazione da parte dell’Ufficio Ragioneria del Comune. Il motivo del contendere, di cui ha dato lettura in aula il segretario generale, Giuseppe Bartorilla, concerne in sostanza quella che sarebbe la posizione attuale del consigliere di opposizione in materia tributaria. L’incompatibilità sarebbe dettata dal mancato pagamento di alcune cartelle esattoriali.

Il Consiglio comunale ha votato così l’avvio dell’iter di verifica della posizione di Corvaia, che nel frattempo ha depositato delle controdeduzioni sulla vicenda e che adesso avrà 10 giorni di tempo (termine comunque minimo e non perentorio) per produrre delle osservazioni in merito. Nel frattempo, sino alla conclusione del procedimento che porterà o all’archiviazione del fatto o all’eventuale dichiarazione di incompatibilità da parte dell’assemblea, Corvaia rimarrà in carica e potrà continuare regolarmente a prendere parte ai lavori del Consiglio comunale.

“Il dispositivo approvato in aula – spiega il segretario generale Bartorilla – contesta l’esistenza di una causa di incompatibilità a carico del consigliere consistente nell’esistenza di debiti certi, liquidi e esigibili, definitivi, derivanti da cartelle esattoriali notificate, come da visura presso l’Agenzia delle Entrate, ai sensi dell’art. 10 punto 6 della legge regionale 31/86 in combinato disposto con l’articolo 63 punto 6 del decreto legislativo 267/2000, tenuto conto degli indirizzi giurisprudenziali di cui alla nota del segretario generale del 25 marzo 2024 e delle controdeduzioni presentate dal consigliere stesso nel corso della seduta odierna. A questo punto si assegnano, quindi, al consigliere Nunzio Corvaia 10 giorni di tempo al fine di presentare le eventuali osservazioni, ai sensi dell’art.14 della medesima legge regionale”.

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