HomePoliticaComposto: "E' l'ora della battaglia per tutti i reparti dell'ospedale di Taormina"

Composto: “E’ l’ora della battaglia per tutti i reparti dell’ospedale di Taormina”

TAORMINA – “E’ il momento della battaglia a tutto campo, su tutti i reparti. Il nostro ospedale sta andando incontro ad una prospettiva da scongiurare di depauperamento finale delle unità operative e delle risorse umane”. Così il presidente del Consiglio comunale di Taormina, Pinuccio Composto prende posizione sulla situazione sempre più preoccupante dell’ospedale San Vincenzo di Taormina.

“Le difficoltà dell’ospedale, purtroppo, partono da lontano – spiega Composto a TN24 -. A questo punto l’unica via da percorrere per affrontare l’emergenza è quella di tenere alta l’attenzione sulla questione e farlo a 360 gradi. Quindi vale per il Ccpm ma anche per tutti gli altri reparti del presidio. Il San Vincenzo non può essere considerato un ospedale di periferia. E’ un dato di fatto, la nostra città accoglie ogni anno Un milione di turisti e tanti altri arrivano in tutto il comprensorio in un distretto sanitario che si compone di ben 24 comuni. Il problema va oltre Taormina, vogliamo rispetto per questo territorio, sia per i cittadini del luogo che per i visitatori che arrivano qui da ogni parte del mondo. All’ospedale di Taormina arrivano gli abitanti del nostro comprensorio e anche i turisti, che prima di scegliere la loro destinazione, ormai guardano ad aspetti fondamentali come la qualità del servizio sanitario e la presenza di un ospedale in zona che sappia dare risposte in caso di emergenze. Ricordiamoci quando persino in occasione dell’organizzazione del G7 a Taormina ci fu una particolare attenzione da parte dei vari staff dei Capi di Stato sull’ospedale”.

“A questo punto – aggiunge Composto – serve un grido d’allarme e un’azione incisiva con la collaborazione di tutti. L’ospedale di Taormina serve un’ampia fascia di popolazione che va molto oltre il dato demografico ed occorre tenere conto dei numeri di quello che è il primo polo turistico siciliano. Il San Vincenzo, da questo punto di vista, ha una peculiarità che altri non hanno e questo aspetto non può essere considerato secondario. Certamente faremo la nostra parte per fermare questo continuo depotenziamento che non è giustificabile ed è inaccettabile”.

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