L’Italia è in lutto. E’ morto Gianluca Vialli. Il campione si è spento all’età di 58 anni. L’ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, era stato costretto a lasciare lo staff della Nazionale Italiana nelle scorse settimane per l’aggravarsi delle sue condizioni. Ha lottato sino all’ultimo istante contro il tumore al pancreas diagnosticatogli nel 2017 ma non ce l’ha fatta e si è dovuto arrendere al male. L’ultimo ciclo di cure in una clinica a Londra non ha dato gli esiti sperati.
Con la morte di Vialli se ne va uno dei più forti attaccanti della storia del calcio italiano ma soprattutto un uomo di valori importanti, un personaggio iconico, apprezzato e stimato dall’intero mondo dello sport, amato e rispettato da tutte le tifoserie, capace di farsi volere bene senza vincoli di colori e bandiere.
Rimarranno indimenticabili le immagini delle sue prodezze in campo, lo scudetto e le imprese con la Sampdoria, e poi con la Champions League con la Juventus, le reti in Inghilterra con il Chelsea. E poi quella scena memorabile dell’abbraccio con Roberto Mancini, entrambi in lacrime dopo il trionfo della Nazionale Italiana agli Europei nel 2021, i gemelli del goal anche allora ad esultare insieme.
A dare notizia della scomparsa di Vialli è stata la famiglia del fuoriclasse: “Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori”.
