HomeAttualità e CronacaChemi: "2023 d'oro per Taormina, la svolta passa da servizi e...

Chemi: “2023 d’oro per Taormina, la svolta passa da servizi e Ztl”

TAORMINA – “La presenza dei grandi marchi internazionali in città è un fatto importante che sta spingendo Taormina verso un livello di offerta evidentemente più alto ma il cambio di passo in città ora passerà dall’esigenza di innalzare la qualità dei servizi e dall’introduzione non più rinviabile della Ztl”. Lo dichiara a TaorminaNews24 l’imprenditore Giuseppe Chemi, proprietario insieme al fratello Antonio, dello storico ristorante “La Botte”, in attività con successo dal 1972 nella Perla dello Ionio.

“La città sta vivendo una fase di fermento, il 2023 è stato un anno d’oro e lo si è visto dalle presenze turistiche. Stanno arrivando in modo sempre più significativo dei marchi di prestigio – spiega Chemi a TN24 – e l’economia del nostro territorio sicuramente può trarne un beneficio ma attenzione perché queste grandi aziende programmano su base pluriennale e poi, trascorso quell’arco di tempo, tirano le somme. Voglio dire che ad esempio tra cinque anni faranno le valutazioni del caso e lì emergerà se l’investimento a Taormina sarà stato una scelta vincente e se avrà determinato, in termini di numeri, un ritorno positivo. E allora ora dobbiamo dimostrarci all’altezza di questo momento storico che sta vivendo Taormina. Bisogna alzare, a prescindere da tutto, la qualità dei servizi. Nei giorni scorsi ho avuto modo di ascoltare anche le parole del sindaco De Luca che si è soffermato in Consiglio comunale proprio su questo aspetto e sulle criticità da superare. La vera sfida che può portare al cambio di passo e che è nell’interesse di tutti riguarda i servizi, ed è su quel terreno che si misurerà il salto di qualità della nostra destinazione turistica.

Chemi evidenzia anche il target sul quale dovrebbe puntare Taormina: “Non ho dubbi, la fascia sulla quale deve posizionarsi Taormina è quella di un’offerta medio-alta. Da una parte c’è il lusso e i vari brand top e poi c’è quel segmento medio che può essere altrettanto importante per l’economia locale. Se si creano le condizioni per dare risposte a questi due settori, allora sicuramente Taormina potrà posizionarsi nella maniera giusta sul mercato”.

“Insieme a mio fratello Antonio – continua Chemi – siamo appena rientrati da un viaggio negli Stati Uniti e anche questa esperienza ci ha mostrato una realtà cosmopolita, che sa accogliere al meglio una clientela da tutto il mondo. A Taormina non servono chissà quali cose, anche perché viviamo in un territorio di 11 mila abitanti, ma è sotto gli occhi di tutti lo scenario che poi si verifica ogni estate. Non si può più rimandare l’introduzione della Zona al Traffico Limitato. E’ lo strumento più efficace per alzare il livello della destinazione Taormina, e ci tengo a sottolineare che il mio non intende essere un ragionamento “classista”. Ma Taormina non può da un lato andare nella direzione del lusso e poi, allo stesso tempo, continuare a consentire l’invasione del “mordi e fuggi” che mette sotto pressione la città e la paralizza a volte. E’ un fenomeno che porta ad una condizione di overtourism e crea una condizione di sofferenza complessiva per la viabilità e la vivibilità del territorio. Spero e credo che il nuovo anno possa portare delle novità in tal senso. Non è una scelta che attiene semplicemente il piano di circolazione, è un elemento fondamentale nella strategia complessiva che riguarda il turismo, la ristorazione e il commercio”.

Infine l’imprenditore taorminese pone l’attenzione su un’altra sfida che attende la capitale siciliana del turismo: “Il movimento vacanziero è sempre più legato alla qualità del cibo. Non a caso Taormina è risultata al 42esimo posto di una classifica internazionale, tra le 100 località dove si mangia meglio ed è una statistica incoraggiante. Si parla spesso dell’hotellerie ma anche nell’ambito della ristorazione diventa importante saper stare al passo con il mondo che cambia ed è sempre più esigente. Dobbiamo essere eccellenza agli occhi della clientela internazionale e ognuno deve fare la sua parte. Ovviamente conta anche la capacità di rinnovarsi per crescere. Noi, proprio adesso, stiamo portando avanti un piano di ammodernamento del locale e riapriremo al pubblico a febbraio: La Botte ha una storia di 51 anni di successo, insieme a mio fratello Antonio stiamo portando avanti il grande impegno di una vita di nostra padre e siamo consapevoli che la forza del brand e della tradizione va accompagnata poi da ulteriori elementi che possono far migliorare il locale. E’ il settore in cui lavoriamo da una vita e possiamo dire con orgoglio che non c’è nulla di più bello e di più gratificante del veder tornare la gente nella nostra attività. Fidelizzare la clientela è molto più di un semplice feedback aziendale. Significa che si è reso così un buon servizio non soltanto alla gente ma all’intero territorio”.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.