TAORMINA – Riapre la Cardiochirurgia Pediatrica a Palermo e subito l’attenzione si sposta sul destino sempre più incerto del Ccpm Taormina.
Prendono il via, infatti, in queste ore le attività del nuovo reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’Arnas Civico di Palermo. La nuova unità è stata realizzata ed è gestita in collaborazione con il Gruppo San Donato di Milano.
Queste le dichiarazioni fatte oggi dal presidente della Regione, Renato Schifani sulla situazione del Ccpm Taormina, dove ricordiamo è stata prorogata al momento la convenzione tra la Regione Siciliana e il Bambino Gesù di Roma sino al 30 gennaio 2024 ma nessuno sa cosa accadrà dopo, anche se in tanti lo scenario già lo immaginano. “Faremo in modo che il reparto di Taormina continui a lavorare grazie alla proroga tecnica – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani – e monitoreremo l’attività del centro. Insieme al ministro Schillaci ci aggiorneremo per trovare soluzioni. Mi sento di poter dire che Taormina non verrà spogliata della Cardiochirurgia pediatrica”.
Ma soprattutto bisogna fare molta attenzione a quelle che sono state le parole di Schifani sul reparto di Cardiochirurgia che viene riaperto a Palermo. “Un progetto di eccellenza, una realtà che ritorna dopo tanti anni nel capoluogo siciliano. Non ci saranno più viaggi della speranza per i piccoli pazienti siciliani e questo è un grande passo in avanti. Diamo sicurezza anche alle famiglie dei bambini in cura, che potranno affrontare le situazioni più complicate sapendo di essere assistiti al meglio e con attorno le persone care”.
“Non ci saranno più viaggi della speranza per i piccoli pazienti siciliani e questo è un grande passo in avanti“. Avete capito bene. Eppure dal 2001 c’è una Cardiochirurgia pediatrica a Taormina e dal 2010 esiste sempre a Taormina il Ccpm gestito dal Bambino Gesù. Schifani insomma, ha detto tutto e il contrario di tutto.
Da Palermo, insomma, arrivano espressioni contrastanti, che fanno il bello e cattivo tempo. Promesse (da marinaio?) che sembrano essere assai poco rassicuranti e soprattutto non rendono merito alla presenza a Taormina di un’equipe medica di professionisti di alto livello che in tutti questi anni hanno salvato la vita a tanti bambini e hanno posto fine per l’utenza siciliana (e calabrese) a quei viaggi della speranza – di cui Schifani parla – verso il Nord Italia.
