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Ccpm Taormina: la proroga non è ancora certa, i dubbi del Bambino Gesù

TAORMINA – Continua l’incertezza sul destino della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina e adesso cresce la preoccupazione anche sui 6 mesi di proroga della convenzione con il Bambino Gesù. Una proroga annunciata nei giorni scorsi dalla Regione Siciliana ma non ancora ratificata. Il Commissario straordinario dell’Asp 5 Messina, Bernardo Alagna, ha già formalizzato tutti gli adempimenti e ha inoltrato la documentazione ai vertici dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ma al momento a quella proposta non ha fatto seguito nessun riscontro, nessuna risposta. 

Il Bambino Gesù non ha mai fatto mistero delle proprie perplessità su una proroga di soli 6 mesi. Era accaduto già nel 2022, quando il 31 luglio era in scadenza la convenzione e l’Asp l’aveva prorogata per 6 mesi. Ma a quella delibera arrivò una risposta negativa da Roma e alla fine si dovette fare una nuova delibera che allungava la durata della proroga a 12 mesi, con l’importante presa di posizione allora da parte del commissario Alagna, che a sua volta aveva richiesto l’ok a Palermo senza però ricevere riscontro dall’assessorato alla Salute. Ora la storia sembra ripetersi e la data in cui scadrà la convenzione è sempre il 31 luglio, tra due mesi. Il Bambino Gesù, oggi come l’anno scorso, avrebbe perplessità sull’opportunità di aderire ad una proroga di 6 mesi che non consentirebbe di programmare in termini adeguati tutte le attività del centro specialistico, che rappresenta un punto di riferimento per la vasta utenza della Sicilia Orientale e della Calabria. L’ospedale romano, che al Sud ormai dal 2010 gestisce la struttura presente all’interno del San Vincenzo di Taormina, è ora presieduto dal dott. Tiziano Onesti, che è subentrato alla dimissionaria Mariella Enoc. 

Ad alimentare l’apprensione è anche il repentino cambio di strategica che nei giorni scorsi si è determinato a Palermo, dove in 24 ore la Regione è passata dall’annuncio di una allungamento della convenzione per 12 mesi ad una proroga “tecnica” di 6 mesi, che poi probabilmente coinciderà con il periodo in cui riaprirà il reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Civico di Palermo. Le famiglie dei bambini ricoverati ed in cura al Ccpm continuano ad attendere gli sviluppi della vicenda e dopo la protesta di sabato scorso sono pronte ad ulteriori iniziativa: “Se necessario andremo anche a Palermo, vogliamo certezze per i nostri figli”, è il monito delle mamme. I prossimi giorni diventeranno già decisivi per capire se dal Bambino Gesù arriverà una risposta e quale sarà la valutazione definitiva. 

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