HomeAttualità e CronacaCcpm, Bambino Gesù vuole chiarezza e uno scenario è già da escludere

Ccpm, Bambino Gesù vuole chiarezza e uno scenario è già da escludere

TAORMINA – Si va verso il momento della verità sul destino della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina e lo scenario del “piano B” che vedrebbe la struttura del San Vincenzo rimanere aperta ma svolgendo un sostanziale ruolo di supporto del Civico di Palermo, non convince nessuno nella Perla dello Ionio.

Desta perplessità e preoccupazione la prospettiva di una limitazione eventuale delle attività a Taormina, che verrebbe circoscritta ad un punto di accoglienza dei bambini per la parte ambulatoriale e post-operatoria, mentre a Palermo verrebbero trattati i casi più difficili e si eseguirebbero gli interventi per i pazienti dei casi più delicati.

In particolare questo scenario, evidentemente, non troverebbe d’accordo il “Bambino Gesù” e, di fatto, se dovesse concretizzarsi determinerebbe l’addio degli specialisti della capitale all’ospedale di Taormina.

I vertici dell’ospedale pediatrico romano hanno dato e ribadito piena disponibilità ad andare avanti all’interno del San Vincenzo, rimarcando totale impegno a portare avanti la propria mission per la cura dei bambini in terra siciliana ma hanno confermato in termini altrettanto chiari che questa volontà è subordinata all’opportunità che vi siano le condizioni necessarie per poter continuare le proprie attività a Taormina, a pieno regime come allo stato attuale delle cose. Diversamente il Bambino Gesù prenderebbe in considerazione l’ipotesi di lasciare la Sicilia, come l’ospedale romano aveva già fatto sapere in passato quando si sono verificate una serie di proroghe che hanno reso difficile la programmazione dei percorsi medici che in questo ambito necessitano di una pianificazione almeno annuale.

Ecco perché a questo punto si va verso il momento delle verità e si delineano una serie di questioni a cascata da risolvere. Non basta semplicemente che il Ccpm venga confermato e si chiede di andare anche oltre l’ennesima proroga di un paio di mesi, che appare sempre più probabile ma non risolverebbe la vicenda. Soprattutto si auspica più parti che il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina possa essere confermato nel pieno delle sue potenzialità e professionalità, per continuare a dare ai pazienti un servizio di eccellenza e di assistenza ad alto livello medico.

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