HomeEuronewsCaso Pantani: il giallo delle escort riapre tutto

Caso Pantani: il giallo delle escort riapre tutto

Diciotto anni dopo in Italia si apre un nuovo barlume di speranza nel giallo infinito della morte di Marco Pantani. L’ennesimo colpo di scena è la riapertura delle indagini sulla base del racconto di un taxista di Cesenatico, avvenuto nei giorni scorsi nella caserma dei Carabinieri di Rimini e durato tre ore. Racconto che apre una nuova pista e spinge la Procura di Rimini a tornare ad occuparsi del caso. Ancora una volta al centro della questione c’è la stanza del Residence “Le Rose”, dove il campione ha trovato la morte, c’erano tre persone: due ballerine dei locali della Riviera (occasionalmente anche escort) e un pusher romagnolo di cui non si è mai saputo nulla.

Mamma Tonina non si stanca di chiedere giustizia, la sua è una battaglia straordinaria, una lotta di giustizia e verità in un Paese che dal 2004 fa di tutto per nascondere come sia davvero morto Marco Pantani e si affanna a non cercare di ricostruire realmente come sono andate le cose.

Stavolta c’è un tassista che dice di aver accompagnato due donne al residence. Nessuna delle due è italiana e una delle due ha anche il passaporto americano. Cosa c’entrano queste due donne? Qual’è il loro ruolo? Erano con Pantani in camera quando era ancora vivo o hanno visto comunque cose che ancora adesso non sono emerse? Pantani è stato costretto ad ingerire psicofarmaci che lo hanno poi portato a fare quella fine? Una overdose di cocaina gli avrebbe procurato l’arresto cardiaco.

Di certo bisogna trovare queste due ballerine/escort, cercarle in modo determinato per avere la versione dei fatti di queste donne. E nel frattempo, c’è anche un’altra figura che spunta nell’inchiesta, un terzo pusher. Due sono già stati condannati soltanto per spaccio di sostanze stupefacenti, il terzo è una new entry nella vicenda.

Propri uno dei due pusher già noti non ha dubbi nel ritenere che Pantani sia stato ucciso. C’è la mano della criminalità organizzata? Forse la camorra?

Tutto ruota attorno a ciò che accadde cinque anni prima, a Madonna di Campiglio, quel maledetto venerdì 4 giugno 1999 in cui Pantani venne fregato con un test anti-doping il cui esito venne smentito nelle ore successive da un altro analogo controllo fatto dal campione stesso in un laboratorio di Modena. Pantani è stato incastrato perchè stava dominando quel Giro d’Italia? C’era un giro di scommesse sull’esito ormai scontato di quella corsa e nelle carceri italiane si mormora e si parla da anni di questa vicenda. La magistratura si deciderà a seguire la pista dell’omicidio? Noi speriamo dì sì, perchè qualunque sia la verità c’è già una certezza evidente ed innegabile, che è sotto gli occhi di tutti: l’inchiesta sulla morte di Marco Pantani è stata sinora viziata da ombre inquietanti, depistaggi e troppi tasselli mancanti che adesso vanno cercati e rimessi al loro posto, una volta per tutte.

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