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Carnevale a Taormina, la Giunta chiede a Lo Presti di “relazionare” sul sequestro dei carri

TAORMINA – Il Carnevale 2024 è andato in archivio ma a Taormina gli strascichi dei fatti di domenica 11 febbraio restano ancora di stretta attualità. Si riaccendono i riflettori sul sequestro dei carri e relativa multa inflitti dalla Polizia locale ai carristi. La questione per l’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca non è chiusa.

E allora, come si dice in questi casi, eccolo il “veleno nella coda“, che arriva e si materializza attraverso un atto di indirizzo approvato lunedì scorso dalla Giunta comunale. E’ una delibera con la quale si decide di “dare mandato al Comandante della Polizia locale, dott. Daniele Lo Presti, di effettuare apposita relazione, finalizzata a fare chiarezza sugli eventi dell’11 febbraio 2024, con indicazione delle eventuali sanzioni applicate, entro 15 giorni dalla ricezione della presente”.

La Giunta ha rilevato che “il Comandante della Polizia locale, l’11 febbraio 2024, nel corso della sfilata dei carri allegorici a Taormina centro, ha disposto il sequestro di due carri allegorici” e “tale evenienza ha avuto una grande rilevanza mediatica”. “Si rende necessario – rimarca l’esecutivo – incaricare il Comandante Lo Presti di effettuare apposita relazione, finalizzata a chiarire gli eventi dell’11 febbraio, con indicazione delle eventuali sanzioni applicate”.

La delibera è stata approvata nella stessa serata in cui la Giunta, dando corso a quanto aveva già preannunciato il sindaco De Luca, ha formalizzato il recesso dalla convenzione con il vicecomandante della Polizia locale, Alessandro Munnia. L’uscita anticipata dalla convenzione che legava Munnia al Comune di Taormina è stata la risposta drastica dell’Amministrazione alla sua nota che riguardava la vicenda dei rimborsi spesa ma è stato, di riflesso, anche un segnale a Lo Presti.

Esce di scena Munnia, vice di Lo Presti e suo più stretto collaboratore, e adesso i vertici di Palazzo dei Giurati, in buona sostanza, spostano i riflettori sul Comandante. L’esecutivo attraverso questa iniziativa ordina a Lo Presti una relazione sui fatti che hanno portato al sequestro (con relativa multa) dei carri.

Il proponente dell’atto di indirizzo deliberato dalla Giunta il 19 febbraio 2024 è il vicesindaco Giuseppe Sterrantino. (LEGGI QUI SOTTO LA DELIBERA)

Il 19 febbraio 2024 si chiede a Lo Presti di relazionare sui fatti del Carnevale ma proprio Sterrantino si era già espresso così in precedenza, il 12 febbraio 2024 (una settimana fa), in risposta a coloro che contestavano sui social i fatti avvenuti domenica 11 febbraio a Taormina.

Sulla stessa lunghezza d’onda di Sterrantino anche il collega di Giunta, l’assessore Jonathan Sferra, che pure lui ha commentato così il sequestro dei carri, in un suo post in cui sempre una settimana fa replicava all’ex presidente del Consiglio, Eugenio Raneri.

Adesso, dunque, la palla passa a Lo Presti, e vedremo cosa scriverà nella sua relazione sul “fattaccio” del Carnevale 2024. Forse la chiusura di tutta questa storia del Carnevale, sarebbe potuta arrivare con una corrispondenza interna, tra gli uffici, a chiarimento, anche senza passare da una delibera di Giunta. E anche per non dire che poi le polemiche si accendono sui social o sulla stampa.

D’altronde, la posizione di Sterrantino era o è abbastanza chiara e idem lo era o lo è quella di Sferra, assessori ed entrambi esponenti di primo piano della maggioranza, tutti e due futuri candidati a sindaco in corsa (con Massimo Brocato e Pinuccio Composto) per il dopo De Luca. Ma il sindaco De Luca vuole sul caso un approfondimento dei fatti. Punto. Tutto il resto è noia. Muti e pipa.

Un’ultima riflessione: se la colpa “fatale” di Munnia, al netto della disputa sui rimborsi, è stata quella di aver fatto esplodere un caso mediatico, sembra un paradosso che poi si riaccenda così, di nuovo e con questa delibera, la questione del Carnevale. E’ un controsenso al confine tra la platealità contestata e quella ricercata. Si dirà che c’è stato pure un ordine del giorno dell’opposizione che ha richiesto, a sua volta, chiarimenti sul caso, ma che la cosa sia arrivata dalla minoranza è prassi, è il gioco delle parti ed è un fatto che non sposta di una virgola e non va ad incidere in alcun modo sul finale di questa storia.

Morale della favola, Lo Presti prima viene difeso (pubblicamente) dagli assessori della Giunta, poi 7-8 giorni dopo viene chiamato a riferire sui fatti dalla Giunta stessa perché questa è anche e soprattutto la volontà del sindaco. Ergo, gli assessori sono totalmente d’accordo con Cateno e hanno preso questa posizione in piena autonomia. Mettete da parte la polemica, voi profani e malpensanti tauromeniti. Una relazione è solo un fatto “tecnico”, e l’atto di indirizzo è stato deciso in piena condivisione d’intenti. Parafrasando l’opera pirandelliana: “Così è, se vi pare”. P.S. Adesso tutti a ballare in piazza. A Taormina è Carnevale tutto l’anno…

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