HomeEuronewsCarburanti, arriva il taglio delle accise: ma si faccia chiarezza sulle truffe

Carburanti, arriva il taglio delle accise: ma si faccia chiarezza sulle truffe

Dopo le indecenti speculazioni dei giorni recenti, taglio delle accise in arrivo sui carburanti di 8,5 centesimi per un mese: lo prevede, sulla base di una norma in vigore dal 2007, la bozza di decreto ministeriale Mef-Mite visionata dall’Ansa, che introduce la riduzione “fino al trentesimo giorno” dalla data di pubblicazione del decreto, delle accise su “benzina, oli da gas e gasolio, gas di petrolio liquefatti (GPL)”, usati come carburante.

In qualche modo si cerca di tornare ad una parvenza di normalità dopo una situazione surreale che ha spinto parecchi italiani a fare lunghe code davanti ai distributori con il terrore di altri aumenti e che, comunque, ha visto tante famiglie in difficoltà per i prezzi schizzati in alto in modo a dir poco sconcertante.

Per il taglio saranno utilizzati “308,17 milioni di euro” di maggior gettito Iva relativo all’ultimo trimestre 2021. Le accise sulla benzina si attesteranno a 643,24 euro per mille litri, sul diesel a 532,24 euro per mille litri; sul Gpl a “182,61 euro per mille chilogrammi”.

Fino a 200 euro di buoni benzina esentasse per il 2022: è una delle misure previste nella bozza del decreto per contrastare l’impatto della crisi in Ucraina che sarà stasera sul tavolo del Consiglio dei ministri. Si prevede che “l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”.

Intanto c’è da capire ma soprattutto da accertare cosa sia successo. Sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti sono entrati in campo la magistratura e l’Antitrust. Il Codacons ha presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia e all’Autorità garante della concorrenza chiedendo di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese.

«In questi giorni – ha evidenziato il Codacons – i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%. In alcune zone del paese i carburanti hanno già sfondato la soglia dei 2,5 euro al litro, come Ischia (2,629 euro/litro), La Maddalena (2,589 euro/litro) e Ventotene (2,579 euro al litro)».

Aumenti la cui entità, secondo quanto sottolinea l’associazione dei consumatori, non appare giustificata né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori.

Il Codacons dichiara inoltre: «Il rischio è che i rincari dei prezzi alla pompa possano essere “dopati” da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese – spiegano – Per tale motivo presentiamo un esposto all’Antitrust e a 104 Procure di tutta Italia, chiedendo di aprire indagini sul territorio con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci».

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