HomeAperturaCalenda-Meloni, pazza idea: escono allo scoperto?

Calenda-Meloni, pazza idea: escono allo scoperto?

Giorgia Meloni non l’ha presa bene la vicenda dei fuori onda all’ex compagno che sembrano avere “la manina” di Forza Italia e meno che mai ha gradito la scelta azzurra di nominare a briglie sciolte Giuliano Amato alla presidenza della Commissione sull’Intelligenza Artificiale. Comincia a farsi pesante l’elenco delle cose non apprezzate dalla premier che riguardano Forza Italia. Ed ecco che si fa avanti un possibile nuovo interlocutore che già da inizio legislatura ammicca e sogna di prendere il posto proprio del partito che fu di Berlusconi.

Carletto il pariolino non ha più spazio con un centrosinistra che va avanti con l’asse PD-M5S, con quel Conte che Calenda non vuole nemmeno sentire nominare. Azione, d’altronde, nel campo largo immaginato da Elly Schlein servirebbe per fare numero ma senza chissà quale spazio. E tra Calenda e Renzi siamo ai titoli di coda, litigano ormai un giorno sì e l’altro pure, il Terzo Polo è evaporato irrimediabilmente. E allora Calenda dispensa parole dolci per Meloni. Prima la solidarietà per il “caso Striscia” e poi il plauso sulle posizioni sul Medio Oriente e sull’Ucraina. Gli indizi aumentano e lei non si sottrae al gioco, tanto più perchè mette pressione a Forza Italia in una fase nella quale la leader di Fratelli d’Italia – se potesse – liquiderebbe domani mattina FI.

“Credo che occorra arrivare a un governo di larghissima coalizione che affronti una situazione in Italia che diventerà ogni giorno più emergenziale”, fa sapere Calenda, che la prende facendo il giro largo, che non è il campo largo della sinistra ma quello che vorrebbe costruire dall’altra parte.

“Cessando di farsi la guerra civile gli uni con gli altri perché nel frattempo abbiamo perso la sanità, la scuola e tante altre cose. Per arrivarci occorre avere un comportamento molto retto: il che vuol dire che se Meloni fa una cosa giusta, noi lo diciamo”. Calenda si è sbilanciato di nuovo sul salario minimo: “Se si fa il salario minimo, che è una cosa giusta con le opposizioni, si prova a fare e lo facciamo”.

E la Meloni insomma che vuole fare? Se dovesse maturare la chance di liberarsi di Forza Italia, o almeno di spaccarla (perché i soli parlamentari di Azione non bastano a compensare quelli di FI) non si tirerebbe indietro. Più complicato, sull’operazione Calenda, convincere Matteo Salvini, che però è già riuscito nell’impresa di fare l’alleato dei Cinque Stelle nel governo Conte 1. “Sono un po’ incuriosita da un’opposizione che dopo essere stata al governo una decina d’anni, oggi scopre che in Italia c’è un problema di salario e di precariato e lo considera una responsabilità di un governo che è in carica da un anno. C’è, però, anche un’opposizione che “si pone in modo garbato”. Messaggio in teleselezione da Palazzo Chigi per Carletto Calenda.

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