PALERMO – Il Procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho avverte sul pericolo concreto che la mafia possa muovere significativi passi per aprirsi nuovi canali attraverso la guerra in Ucraina e fare quindi altri affari stavolta con le merci e le armi, in un contesto legato alle molteplici dinamiche contingenti del conflitto.
Sulle pelle delle vittime della guerra Cosa Nostra punterebbe a lucrare e cercare di trarre ulteriori profitti. La crisi dei mercati, il caro prezzi e una situazione di forte difficoltà per famiglie e imprese potrebbe spingere i clan a sfruttare “la speculazione dei prezzi attraverso prodotti che possono essere più facilmente trovati e sottratti al mercato oppure acquisiscano armi attraverso canali bellici”.
L’avvertimento del Procuratore Antimafia verte sugli ulteriori rischi derivanti dal dramma che si sta consumando a pochi migliaia di chilometri nel nostro Paese e De Raho lancia un chiaro monito: “Bisogna fare molta attenzione, la guerra in Ucraina determinerà profili di operatività della criminalità organizzata, che di certo non dovrà rispettare i canali bancari per le proprie liquidità”.
