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Cadavere di donna nel bagagliaio, l’ex ha confessato

Ha confessato l’assassino di Anna Scala, la 56enne trovata morta nel bagagliaio della sua auto, parcheggiata in via San Massimo a Piano di Sorrento. Salvatore Ferraiuolo, 54 anni, è stato sottoposto a fermo per l’omicidio della parrucchiera. All’uomo è contestata la premeditazione. Andrà nel carcere di Napoli-Poggioreale in attesa di convalida.

Le indagini dei Carabinieri hanno portato all’individuazione di Ferraiuolo come autore di un vero agguato alla sua ex, accoltellata alle spalle accanto alla sua auto. Ferraiuolo ha poi gettato il corpo della donna nel bagagliaio della vettura.

Si attendono i risultati dell’autopsia. Scala aveva denunciato il suo ex due volte, secondo quanto emerso a poche ore dall’omicidio e dal fermo dell’uomo. Ferraiuolo però non era stato sottoposto ad alcuna misura restrittiva. La donna si era rivolta la prima volta alle forze dell’ordine il 24 luglio a Massa Lubrense, denunciando atti persecutori nei suoi confronti, e poi ancora il giorno dopo a Piano di Sorrento.

Nel frattempo, si era trasferita dalla madre. La coppia non aveva figli in comune. Il cadavere è stato trovato dai carabinieri intorno alle 12.30 nel bagagliaio di un’auto. Il cofano della vettura era aperto e il corpo era visibile dall’esterno. Evidente anche la fuoriuscita di sangue.

La vittima si chiamava Anna Scala, 56 anni, originaria della vicina Vico Equense. A telefonare al 112 per dare l’allarme, un cittadino che ha probabilmente visto il corpo nell’auto.

L’uomo avrebbe sorpreso la donna, accoltellandola alle spalle mentre era intenta ad aprire il bagagliaio, poi l’avrebbe spinta e chiuso il vano, risalendo infine in scooter per scappare via.

L’uomo era a piedi quando è stato fermato e accompagnato in caserma a Sorrento. Anna Scala, originaria di Moiano, frazione di Vico Equense (Napoli), a non molta distanza dal luogo dell’omicidio, era separata e aveva una figlia residente a Gragnano. Da poco aveva conosciuto Ferraiuolo e la relazione era stata troncata da mesi. Era andata a Piano di Sorrento forse per ragioni di lavoro. Faceva infatti la parrucchiera e non di rado si recava a casa di clienti.

Oltre al cappello perso dall’omicida in fuga su uno scooter di colore scuro, i militari dell’Arma hanno trovato anche l’arma del delitto, un coltello, in un’aiuola vicino al luogo in cui era parcheggiata la vettura. La lama era sporca di sangue.

Anna Scala aveva appena lasciato la sua vettura quando è stata sorpresa alle spalle e uccisa. Il cappello trovato serviva a coprire parzialmente il volto dell’aggressore. Secondo alcune testimonianze, l’assassino l’avrebbe perso durante la fuga in scooter, un mezzo di colore scuro utilizzato per arrivare sul luogo del delitto.

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