HomeHomeBolognari in stand-by: il Pd apre a Passalacqua?

Bolognari in stand-by: il Pd apre a Passalacqua?

TAORMINA – La decisione definitiva di Mario Bolognari sulla propria ricandidatura al momento non c’è e bisognerà aspettare ancora un pò. Il Partito Democratico aspetta la scelta del suo leader, non ha dubbi nel prepararsi a sostenerlo e spera che alla fine si riproponga alla guida della città anche per i prossimi cinque anni. Ma la politica è fatta anche di momenti e il Partito Democratico taorminese non vuole farsi trovare impreparato ad un eventuale uscita di scena di Bolognari.

Si comincia a ragionare sul “piano B”, la soluzione interna ci sarebbe già e potrebbe corrispondere al nome di Graziella Longo, lo abbiamo già detto e scritto che l’assessora ha un cognome pesante, si è ritagliata un ruolo di rilievo nel Pd e avrebbe il carattere per provare la scalata alla sindacatura. Il Pd continua, intanto, a seguire quelli che sono i vari movimenti esterni e la giostra dei possibili pretendenti alla sindacatura di Taormina. In campo c’è Mario D’Agostino e da tempo il chirurgo taorminese viene ritenuto l’erede naturale di Bolognari per la corsa alla sindacatura ma almeno sin qui non è scoccata la scintilla con il Partito Democratico. E allora nella lista dei papabili che il Pd sta seguendo c’è un nome che ritorna: è quello di Mauro Passalacqua.

L’ex sindaco di Taormina nel 2008 ebbe anche il sostegno dei democratici nella campagna elettorale che lo portò poi al successo e alla conquista della prima poltrona di Palazzo dei Giurati. Il finale di quella legislatura fu abbastanza turbolento e caratterizzato soprattutto dal pandemonio esploso per le vicende Asm, quando l’azienda finì in liquidazione con un colpo di mano da parte di una parte della maggioranza stessa di governo. Di tempo ne è passato e di acqua sotto i ponti pure, i rapporti tra l’ex primario del Pronto Soccorso e i big del Partito Democratico sono comunque rimasti buoni, il feeling tra le parti non si è mai interrotto e aveva pure toccato l’apice nel periodo della scalata iniziale di Matteo Renzi ai dem, quando l’attuale leader di Italia Viva aveva individuato in Passalacqua il suo riferimento politico a Taormina.

Ora i democratici osservano lo scenario e studiano l’alternativa da “sposare” se Bolognari dovesse decidere di tirarsi indietro. L’attuale sindaco era e resta la prima scelta del Pd per le prossime elezioni. Senza Bolognari in campo si aprirebbero le riflessioni. Su Passalacqua, in definitiva, c’è il gradimento dei vertici dei democratici, qualcuno si sbilancia e parla di una “mezza promessa”. Una cosa è certa: l’ex primo cittadino è uno di quelli che vengono monitorati e presi in considerazione nelle stanze taorminesi del partito di Letta per il “piano B”.

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