TAORMINA – L’accordo tra il sindaco Mario Bolognari e la sua maggioranza da una parte, e Antonio D’Aveni e “Orgoglio Taormina” dall’altra, è definitivamente saltato. Ad ufficializzare la fine della trattativa è stato Cesare Tajana, esponente di “Orgoglio Taormina”, che ha così rivelato la “fumata nera” maturata venerdì scorso.
“E’ un fatto noto che con questa Amministrazione – ha spiegato Tajana – non siamo mai andati d’accordo ma la politica richiede il dialogo e abbiam fatto cinque incontri con il sindaco e con i rappresentanti del suo gruppo. Abbiamo posto un problema politico, senza nulla di personale, sull’opportunità della candidatura di Mario Bolognari. Noi siamo stati e siamo ancora adesso molto critici verso questa Amministrazione. Non riteniamo, quindi, che questo sindaco si debba ripresentare e abbiamo proposto un percorso nuovo, con delle idee nuove, da avviare subito. Chiedevamo un segnale di cambiamento, senza chiedere nulla. Sino a venerdì avevamo fatto un ulteriore incontro, ed ancora una volta è venuta fuori la discussione sulla candidatura di Bolognari e ci siamo trovati sempre a discutere della stessa cosa. Avevamo chiesto l’azzeramento della Giunta, per dare un segnale alla città. La riunione di venerdì è finita alle 17.30, siamo andati a cena e a quel punto apprendiamo dal telefonino che il sindaco ha nominato la Giunta e il CdA di Asm. Nulla da dire sui nominati ma la valutazione politica è che il sindaco ha voluto bloccare e quindi chiudere ogni trattativa per il futuro di un’eventuale coalizione insieme. Chiedere un accordo oggi con loro significherebbe fare un’intesa a sostegno di questa Amministrazione: cosa che non abbiamo intenzione di fare”.
“Per quanto riguarda noi “movimentati” – conclude Tajana -, la possibilità di un accordo è, dunque, definitivamente tramontata. Chiederemo un incontro agli alleati di “Orgoglio Taormina”, proponendo di fare una lista autonoma, che probabilmente o almeno sulla carta darà la vittoria a Cateno De Luca, ma noi crediamo che prima di tutto valga la coerenza e la volontà di portare avanti le proprie idee, giuste o sbagliate che siano. Non possiamo confonderci con questa Amministrazione e neanche con la “nave dei pirati” che sta venendo sulle coste di Taormina. Quella fatta dal sindaco sembra una presa in giro: la nomina degli assessori prima di un accordo significa rompere il tavolo politico. Lo poteva fare e lo ha fatto. Ma la responsabilità non è nostra. Il sindaco si è assunto la responsabilità di mettere fine alla possibilità di sancire un accordo. In ogni caso, da dentro o da fuori, diremo la nostra”.
