HomePoliticaBolognari: "Abbiamo risanato i debiti di Taormina, ora si può ripartire"

Bolognari: “Abbiamo risanato i debiti di Taormina, ora si può ripartire”

TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, ha incontrato venerdì i propri sostenitori e simpatizzanti per la presentazione della sua ricandidatura al governo della città alle elezioni Amministrative del 28 e 29 maggio. Diversi i temi affrontati dal professore: dalle iniziative in atto nell’ambito del Pnrr al rilancio del turismo dopo il biennio Covid, e poi l’adesione al Siru, le scelte sulla viabilità, il piano del fabbisogno per il personale della casa municipale. Ma Bolognari si è soffermato, in particolare, sulla questione più scottante che rappresenta l’elemento di congiunzione tra questa legislatura e la prossima: il dissesto finanziario dichiarato dall’ente nel 2021.

“Si sono dette tante cose sul dissesto – ha detto Bolognari – ma una famiglia che ha dei debiti cosa pensa: di non pagarli mai o di trovare un modo per pagarli? La legge italiana prevede che nella pubblica amministrazione quando ci sono molti debiti che non si possono pagare normalmente, perchè la loro quantità è non facilmente aggredibile, bisogna dichiarare il dissesto, che non significa fallimento. E oggi il fallimento non esiste neanche per le aziende private. Il dissesto è per mettere a posto le cose, con una serie di aiuti normativi, che aiutano su come fare. Quando siamo stati eletti abbiamo trovato un piano di riequilibrio che prevedeva un debito di 18 milioni di euro, un terzo cioè del bilancio comunale che è di 60 milioni. Poi, dopo aver dichiarato il dissesto, abbiamo scoperto che l’indebitamento, per le richieste dei creditori, era di 66 milioni di euro, che stando ora ad un ulteriore dato aggiornato sono arrivati a 82 milioni”.

“Quindi bisognava adottare tutte le procedure e arrivare ad un accordo transattivo con i creditori, di circa il 50% rispetto alla somma pretesa. Alla fine, di quegli 82 milioni richiesti, circa 60 saranno quelli ammessi alle azioni transattive poiché comprovati da sentenze passate in giudicato e si conta di abbatterli a 30 milioni. Già 14 milioni sono stati reperiti ed è la cassa ereditata nel 2020 e 10 milioni sono stati recuperati con la riscossione coattiva sui debiti che avevano i cittadini sui tributi (acqua, Tari, Imu). Ed altri 10 milioni sono già in incasso. Così, a conti fatti, ci sono 34 milioni disponibili ed entro un anno e mezzo o due si potranno pagare tutti i debiti e il Comune si troverà in perfetto equilibrio. Alcuni debiti sono già stati pagati. Il risanamento è fondamentale, fa ripartire il Comune da zero e nel 2023 ci sarà un bilancio in perfetto equilibrio. Non c’è più il peso dell’indebitamento del passato”.

“I cittadini – ha aggiunto Bolognari – si lamentano per la buca nella strada, per la luce che non si accende, o per la spazzatura non raccolta e la ringhiera che va ridipinta. E la verità è che prima si rincorreva il bilancio. Ora i conti sono in perfetto ordine. Tanto i cittadini pagano, tanto il Comune può erogare i servizi e curare la città. Quella normale amministrativa che tutti i cittadini invocano dipendeva necessariamente dall’aver rimesso in piedi il Comune rispetto all’indebitamento del passato. Senza questo, il resto sono chiacchiere, senza questa base tutti i vari discorsi sono aria fritta”.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.