HomeAttualità e Cronaca"Banda ruba bambini", la psicosi arriva a Taormina: le forze dell'ordine rassicurano

“Banda ruba bambini”, la psicosi arriva a Taormina: le forze dell’ordine rassicurano

La paura corre sui social e nelle chat scolastiche delle famiglie della provincia di Messina. Da giorni si parla, infatti, di presunti episodi inquietanti nel capoluogo ed in altre località, dove sarebbero entrati in azione cittadini stranieri nel tentativo di portare via dei bambini. L’argomento è d’attualità nei bar e nei posti di lavoro e così monta l’inquietudine generale. Ma le forze dell’ordine rassicurano, smontano questo clima di forte apprensione generale e chiariscono che al momento non esiste nessun riscontro a queste segnalazioni ed in particolare non c’è alcuna denuncia. Non sono emerse circostanze ben precise e nemmeno effettive conferme sui fatti in oggetto.

Come purtroppo accade sempre più spesso l’allarme che scatena il panico è partito dai social network ed è lì che tutto si diffonde, si amplifica e deborda. Sul social Tiktok qualche settimana fa è apparsa questa notizia ed un vocale di una donna, che faceva riferimento ad una banda che si sarebbe servita di una Bmw per tentare alcuni sequestri di minori nella zona di Catania. Già in quell’occasione le forze di polizia avevano fatto le verifiche del caso e poi smentito quella storia.

Quindi la stessa situazione è stata ora segnalata, sempre su Facebook, Tiktok e Whatsapp su Messina città e in provincia. In particolare si parla di bande di rom che avrebbero tentato di rapire dei bambini, servendosi di una Lancia y e un Doblò Fiat. Il passaparola ha portato alla segnalazione di due stranieri davanti a una scuola della Città dello Stretto, che però si è accertato non fossero lì per fare del male ai bambini ma avevano un appuntamento con una persona per un trasloco. Sempre alla periferia di Messina era stato poi segnalato il caso di un ragazzino di 13enne che sarebbe stato avvicinato da tre persone ma sarebbe riuscito a rifugiarsi a casa di una parente. Ma non sono state presentate denunce alle autorità.

Nel frattempo sulla Rete continuano a girare vocali che spargono paura e spuntano delle foto (a quanto pare false) di presunti soggetti coinvolti in azioni criminose. Addirittura una foto che circolano sul Web della presunta banda dei rom risalirebbe, in realtà, al 2016 e riguarderebbe dei sedicenti borseggiatori.

Ad ogni modo il vento della paura, determinato da tutti questi racconti, ha iniziato a soffiare anche sulla zona di Taormina e Giardini Naxos.

Importanti rassicurazioni sono arrivate dalle forze dell’ordine che rassicurano la comunità del nostro territorio e ribadiscono come in riferimento alla storia delle bande che rapiscono i bambini ad oggi non sia emerso alcun riscontro né alcun fatto tale da motivare tale clima di apprensione. C’è la necessaria attenzione e la dovuta prudenza ma soprattutto un forte scetticismo da parte delle forze di polizia. La convinzione degli inquirenti è che si sia scatenato un effetto panico probabilmente generato da racconti di dubbia fondatezza ed amplificatosi sui vari canali Internet e nelle chat telefoniche .

Deprecabile ed anzi deplorevole appare l’azione speculativa, di coloro che starebbero alimentando, a vario titolo, un clima di allarme, servendosi del tam-tam sui social network.

Attenzione perché non si gioca e non si scherza con la sensibilità di questo genere di circostanze e con la gravita dei presunti fatti in oggetto: ricordiamo, tra l’altro, che l’articolo 658 del codice penale – Procurato allarme presso l’Autorità – punisce chiunque, annunciando pericoli inesistenti, si rende autore di atti tali da suscitare allarme. Tale reato può essere punito con l’arresto fino a sei mesi.

Ovviamente bisogna sempre stare all’erta ma, come detto in precedenza, ad oggi l’unico mezzo che sembra davvero circolare è un furgoncino: quello delle bufale social.

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