L’ex Impregilo chiude il maxi-contenzioso con Taormina e festeggia intanto un anno all’insegna di numeri clamorosi. Il colosso delle costruzioni ha fatto segnare nel 2023 il nuovo record di nuovi ordini per Webuild (così si chiama ora la società diretta dall’ad Pietro Salini). Nei primi 9 mesi del 2023 ammontano a 22 miliardi di euro i progetti acquisiti, inclusi 4,1 miliardi di euro di lavori per i quali il Gruppo risulta migliore offerente. Oltre il 55% dei nuovi ordini proviene da mercati esteri tra cui l’Australia, gli Stati Uniti, il Medio Oriente e Paesi europei. In Italia, gli ordini acquisiti ammontano a 9,4 miliardi di euro. I nuovi ordini non includono i lavori relativi alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e delle connesse opere ferroviarie e stradali.
Nel frattempo nei prossimi giorni dovrebbe avvenire la firma dell’accordo transattivo già raggiunto che hanno portato ad una composizione bonario del contenzioso ultraventennale tra la Città di Taormina e Webuild, con la casa municipale taorminese che riconoscerà alla società milanese una somma complessiva di 23 milioni e mezzo di euro per chiudere la contesa. L’iter in questione viene seguito dalla Commissione Liquidatoria nominata dal Quirinale a Taormina a seguito del dissesto dichiarato dall’ente nel luglio 2021.