HomeSaluteVirus H1N1, Viola: "Non chiamatela influenza suina"

Virus H1N1, Viola: “Non chiamatela influenza suina”

L’influenza mette ko milioni di italiani e monta anche la preoccupazione. Si sono registrati due morti a Vicenza, e allora ci si chiede cosa è il virus H1N1? Si tratta del ceppo principale di influenza che sta circolando quest’anno, rappresenta il 60% dei campioni isolati nelle ultime settimane

Sul tema arrivano precisazioni e rassicurazioni dagli esperti a fronte del bombardamento di informazioni inesatte e allarmanti. “Non chiamatela influenza suina”, sottolinea la prof.ssa Antonella Viola, scienziata, divulgatrice e professoressa ordinaria di Patologia generale presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova, in un approfondimento sul tema sulle pagine de La Stampa. Viola ha chiarito, in particolare, che il virus A/H1N1, che ha colpito tantissimi italiani e che si è manifestato in modo decisamente fastidioso con diversi sintomi (malessere generale, febbre, cefalea, dolori articolari e muscolari, tosse, starnuti, lacrimazione, rinorrea, disturbi gastrointestinali ma soprattutto poi una ripresa decisamente blanda) non si trasmette dal maiale all’uomo.

“Si tratta di un virus umano che contiene materiale genetico di virus che infettano uccelli e maiali” ha precisato la scienziata, specificando che “l’erronea espressione influenza suina con cui spesso ci si riferisce all’infezione nasce dal fatto che lo scambio è avvenuto all’interno di un suino“. Viola si è anche soffermata sui contagi affermando che “è molto meno trasmissibile rispetto alle varianti del SARS-CoV-2 attualmente in circolazione”, ma il contagio da un essere umano all’altro avviene “tramite le stesse modalità che abbiamo imparato a conoscere con il Covid-19”. Come difendersi allora? I suggerimenti ricalcano quanto si era detto, a suo tempo, per il Covid: viene raccomandata una accurata e costante detersione delle mani, oltre che evitare luoghi troppo affollati e usare la mascherina all’occasione. E per chi decide di farlo, ovviamente, c’è il vaccino, ma qui si entra nell’ancora attuale contesa tra i Sì vax e i No vax.

“Come nel caso del Covid”, scrive Viola nel suo intervento su La Stampa, “anche per l’influenza in corso il vaccino è un importante strumento di prevenzione, indispensabile per i più fragili al fine di evitare le conseguenze severe della malattia”. “Se quindi il virus e le sue modalità di azione non sono una novità o un’anomalia e non sorprendono”, fa notare la prof, “sorprende invece la scarsissima adesione degli italiani fragili alla campagna di vaccinazione. Che, numeri alla mano, è stata un totale e tragico fallimento”.

“Se i cittadini ricevono messaggi ambigui e se i medici di famiglia non sono adeguatamente preparati e incentivati, continueranno a esserci ricoveri ospedalieri e purtroppo qualche volta anche decessi per malattie che si possono evitare grazie a una semplice vaccinazione”, ha concluso l’esperta.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.