HomeTN24TVVaticano: una guerra civile divide la Chiesa, il Papa è solo

Vaticano: una guerra civile divide la Chiesa, il Papa è solo

Lo sforzo bilaterale di Papa Ratzinger e Papa Bergoglio per mantenere rapporti amichevoli non ha impedito al fuoco che covava sotto la cenere di divampare nell’immediatezza dell’annuncio della morte di Benedetto XVI.

In una manciata di ore sono saltati i fragili equilibri di facciata. Una scelta di tempo infelice, ma sicuramente strategica quella che ha caratterizzato le dichiarazioni di Georg Gänswein. L’Arcivescovo, segretario personale del Papa Emerito, ha dato il via alla demolizione pubblica dell’immagine di Papa Francesco.

Una reazione che ha sorpreso l’opinione pubblica ma non gli osservatori piú vicini alle dinamiche del ‘palazzo’. Marco Politi, vaticanista e biografo degli ultimi tre Papi, ci racconta i retroscena di queste ultime ore febbrili. “La colpa dipende un po’ dall’informazione che in questi giorni solenni dei funerali ha voluto raccontare una situazione edulcorata di tutto quello che avviene”.

“Da otto anni – ha detto Politi – c’è una guerra civile all’interno della Chiesa cattolica, fra il fronte conservatore e quello riformista di Papa Francesco. Al fronte conservatore non è piaciuto per niente che Papa Francesco desse la comunione ai divorziati risposati, oppure che lui smettesse di demonizzare l’omosessualità, e che fosse così progressista sul piano della politica sociale. I rapporti fra il Papa Emerito e Francesco sono stati complessivamente molto buoni perché sia l’uno che l’altro si sono sforzati di avere rapporti distesi, amichevoli”.

“Ma non bisogna dimenticare che Ratzinger, comunque, pur essendo un grande teologo, era molto rigido su una serie di punti e l’equilibrio si è rotto fra i due. Due anni fa, quando dopo il Sinodo dell’Amazzonia, i vescovi hanno chiesto al Papa di poter avere, in situazioni di emergenza, anche un clero sposato. In quel momento c’è stata una rivolta di vescovi e di cardinali conservatori contro questa ipotesi. La confusione si è creata con questo titolo ambiguo di “Papa Emerito”. A quel punto, Ratzinger ha scritto un libro con il cardinale Sarah, in cui ha preso posizione nettamente contro l’ipotesi di un clero sposato, sostenendo che nella Chiesa cattolica di rito latino, tra celibato e clero c’era un legame indissolubile.

Questo è stato un fatto senza precedenti. È stata una intromissione in una decisione che il Papa era sul punto di prendere. A quel punto, Bergoglio, non volendo creare uno scontro diretto con il Papa in pensione, ha punito – però – il suo segretario privato, monsignor Gänswein, colpevole di non aver consigliato a Benedetto di non fare questo gesto. La punizione è stata quella di non comparire più in pubblico, pur essendo capo del protocollo vaticano, cioè prefetto della Casa Pontificia. E cosí, Padre Georg, ha deciso di vuotare il sacco e con il libro in uscita nelle prossime settimane porterà alla luce altri elementi di dissenso tra Benedetto e Papa Francesco”.

“Il vaso di Pandora”, continua Politi, “credo sia destinato ad aprirsi ancora di più quando avremo tutto il testo di questo libro, perché non dobbiamo dimenticare, che insieme a Ganswein, ci sono molti vescovi e cardinali della linea conservatrice, la punta dell’iceberg di un malcontento più profondo.

Fonte: Euronews

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