HomeAttualità e CronacaUn anno fa se ne andava Italo Mennella, un maestro di turismo

Un anno fa se ne andava Italo Mennella, un maestro di turismo

TAORMINA – Il 18 febbraio è la data in cui esattamente un anno fa è tornato alla Casa del Padre Italo Mennella, storico presidente degli Albergatori di Taormina per tanti anni grande protagonista alla guida di hotel di lusso della città, come il Monte Tauro e poi il Miramare. Lo vogliamo ricordare con affetto e con la consapevolezza del privilegio di aver vissuto tanti momenti accanto ad un maestro di turismo. Italo Mennella – che di questa città è stato assessore al Turismo, è stato uno che ancora adesso da lassù potrebbe fare scuola e dopo-scuola di turismo in un territorio, il nostro, dove troppo spesso prevale il culto della mediocrità. La nostra è una città dove tutti si professano “esperti” dell’ospitalità, depositari del Sacro Graal di questa materia e di tante altre, spesso senza conoscerne nemmeno l’abc. Anche quando basterebbe semplicemente capire che a ciascuno compete il suo.

Mennella è stato un bravo imprenditore ma, soprattutto, un esempio di grande passione e dedizione al lavoro, un uomo che ha dato l’anima nel suo mestiere e lo ha fatto anche mettendo mano alla tasca per amore del suo territorio quando era necessario. Uno di quei personaggi di un altro tempo e un’altra tempra. Uno di quelli che aveva le tre C della vita: cuore, capacità e carisma.

Ha interpretato la sua vita, dando tutto quello che aveva, sino all’ultimo. La sua parabola terrena l’ha vissuta con tanto orgoglio e un incrollabile dedizione, con amore per i suoi affetti e un sentimento altrettanto forte: voleva un gran bene a Taormina e desiderava sempre il meglio per questo paese. E’ giusto ricordare un uomo che si è formato con la gavetta, è partito dal basso e ha avuto il merito di arrivare in alto grazie a quella faticosa ma preziosa stagione. Una palestra di vita, umana e comportamentale ancora prima che professionale. Lui l’ha messa in pratica ottenendo risultati di rilievo e rappresentando anche per questo un esempio da raccontare e tramandare alle nuove generazioni. Mennella è stato uno dei volti protagonisti di quella splendida e romantica epoca in cui gli alberghi di Taormina venivano gestiti da taorminesi, spesso uomini soli al comando ma in realtà accompagnati dai loro lavoratori, capaci di fare squadra e di sentirsi responsabilizzati e coinvolti dentro una “famiglia”. Era ancora lontano l’avvento delle multinazionali milionarie e dei big spender del lusso ma Taormina nei decenni passati è riuscita ad affermarsi nell’hotellerie con la forza dei suoi protagonisti locali. Ed è una storia nella storia, fatta di valori umani importanti e di tante piccole cose che hanno fatto innamorare il mondo.

Da qui a lassù, Italo, con l’ironia che non ti è mai mancata, verrebbe da dirti che Taormina è sempre più un teatro a cielo aperto, 12 mesi l’anno. Cambiano (e per tanti versi vanno peggiorando) gli interpreti della recita e non ci metteremo mai d’accordo se ci vorrebbero i “treni blindati” (come dicevi tu) oppure un paio di “camicie” (quelle suggerite dalla stampa). Forse la verità sta nel mezzo. Per fortuna rimane la grande bellezza della città. Quella appartiene all’eternità e non ce la porterà via nessuno. Ciao Italo, riposa in pace.

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