Mentre la guerra in Ucraina è arrivata al 225esimo giorno, la crisi internazionale rischia di volgere per il peggio e peggio ancora verso una catastrofe senza precedenti che sino a poco tempo fa sembrava impensabile.
Il presidete russo, Vladimir Putin è ormai in preda ad un delirio inarrestabile e avverte che la creazione di una missione di addestramento militare per l’Ucraina da parte dell’Ue attribuisce di fatto all’Europa un ruolo come parte in causa nel conflitto.
Il Parlamento europeo così chiede all’Ue di aumentare in modo considerevole l’assistenza militare all’Ucraina, senza essere dissuasa dalle minacce atomiche russe, e di preparare una risposta rapida e decisiva nel caso in cui Mosca dovesse condurre un attacco nucleare.
È il contenuto della risoluzione, adottata con 504 voti a favore, 26 contrari e 36 astenuti, con cui i deputati europei esortano tutti i Paesi e le organizzazioni internazionali a condannare i referendum in Ucraina e il tentativo della Russia di conquistare territorio con la forza.
Tra le altre richieste messe nero su bianco nella risoluzione: un tribunale internazionale ad hoc per il crimine di aggressione contro l’Ucraina e maggiore protezione alle infrastrutture critiche Ue. “I risultati dei referendum farsa, condotti sotto la minaccia delle armi per annettere gli oblast di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia sono privi di valore”, hanno spiegato gli eurodeputati che invitano i Paesi Ue ad adottare “ulteriori severe sanzioni”.
L’Europa, dunque, comincia a mettere in conto che potrebbe esserci davvero un attacco nucleare, con Putin che potrebbe sganciare l’arma finale sull’Ucraina. Uno scenario al quale nessuno vuole neanche pensare e che però inizia a diventare più di una semplice ed inquietante suggestione nei pensieri del pazzo di Mosca.
