HomeAperturaUCRAINA, 4MILA CIVILI MORTI NON BASTANO PER LA PACE

UCRAINA, 4MILA CIVILI MORTI NON BASTANO PER LA PACE

La fine della guerra in Ucraina si allontana sempre di più. Non ci sono le condizioni per la pace e la Russia non sembra affatto volerla. Prosegue invece il rimpallo di responsabilità ed e’ l’invasore ad accusare, ancora una volta, l’aggredito.

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto al cancelliere austriaco Karl Nehammer, con cui ha avuto una conversazione telefonica, che Kiev ostacola il processo negoziale con la Russia. Lo ha riferito il Cremlino, come riporta la Tass. Putin ha sottolineato che l’Ucraina deve sminare i porti il prima possibile per consentire il passaggio delle navi.

Sono più di 4mila i civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’aggressione russa, il 24 febbraio, fino alla mezzanotte del 26 maggio. Eppure le tante vittime di questa assurda e folle guerra non sembrano ancora bastare al capo del Cremlino per concludere le ostilità. I numeri delle persone che hanno perso la vita li ha riferiti in una nota l’ufficio dell’Alto commissario Onu per i diritti umani, aggiungendo di ritenere “molto più elevato il numero effettivo” delle vittime, per l’assenza di informazioni da “luoghi dove sono in corso intense ostilità” e perché “in attesa di conferma di altre segnalazioni”. Complessivamente sono 4.031 le persone rimaste uccise, tra cui circa 200 bambini, e 4.735 quelle rimaste ferite.

“La Russia sta spingendo verso un genocidio in Ucraina e commettendo atrocità intese a distruggere il popolo ucraino”. Non lo dicono voci qualsiasi o i soliti opinionisti che litigano e dicono tutto e il contrario di tutto sulla guerra: lo affermano 30 esperti di diritto internazionali nel primo rapporto indipendente dall’inizio del conflitto, di cui la Cnn ha avuto visione. Nel documento, elaborato dal New Lines Institute for Strategy and Policy, think tank americano, e dal Raoul Wallenberg Center for Human Rights (Canada), vengono fornite “ampie e dettagliate prove su uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica disumanizzante usata da alti funzionari russi per negare l’esistenza di un’identità ucraina”.

Il vero dramma della situazione in Ucraina sembra essere, insomma, l’assenza di uno spiraglio concreto per arrivare alla pace o almeno ad un cessate il fuoco. E forse ha ragione chi prevede che questa guerra sia destinata ad andare avanti ad oltranza e la Russia e la Nato vogliono combatterla sino all’ultimo ucraino.

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