TAORMINA – L’opposizione interroga l’Amministrazione di Taormina sull’Isola delle Sirene e sollecita la “salvaguardia ambientale” dell’area. Il gruppo politico guidato dall’ex sindaco Mario Bolognari ha presentato, infatti, una interrogazione consiliare sul futuro della baia naturalistica per conoscere la posizione dei vertici di Palazzo dei Giurati in merito al progetto presentato da un privato che punta alla realizzazione di una struttura ricettiva in zona. L’interrogazione è stata firmata dai consiglieri comunali di minoranza Bolognari, Francesca Gullotta, Maria Rita Sabato, Lucia Gaberscek e Andrea Carpita.
“Il 10 luglio 2023 è stata rilasciata la concessione edilizia n. 227, avente per oggetto “progetto di ristrutturazione edilizia ed adeguamento normativo-funzionale di due fabbricati, mediante demolizione e ricostruzione, ubicati sull’isola delle sirene, in località Mazzarò, distinto in catasto al foglio di mappa 4 part.lle 103, 1413, 1414 e 1415, e ricadente nel prg vigente, in zona omogenea “B6 – zona costiera”. Tale concessione interviene a valle di una complessa controversia tra la ditta istante e il Comune di Taormina, sia per quanto riguarda le norme di attuazione del Piano Regolatore Generale, sia per quanto riguarda l’apposizione del vincolo paesaggistico. Il Comune di Taormina aveva negato il permesso di costruire con determina dirigenziale n. 325 del 18 novembre 2019, determina impugnata dalla ditta istante e definitivamente confermata dalla sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa, in data 24 dicembre 2021, n. 1076. Sussistono dubbi sulla veridicità di quanto dichiarato dalla Vinca, a pagina 5, che i fabbricati da ristrutturare sono stati costruiti in data antecedente al 1967, mentre nella foto aerea del 1967, effettuata a cura dell’Istituto Geografico Militare, risulta chiaramente l’esistenza di un solo corpo di fabbrica, peraltro di dimensioni limitatissime”.
“L’Isola delle Sirene va considerata una emergenza ambientale di grandissima importanza, che va salvaguardata da ogni tentativo di sfruttamento improprio. La stessa è patrimonio comune, anche per il suo significato storico-letterario, in quanto citata in un romanzo inglese del 1905, come sede di una casetta di pescatori. Gli attuali volumi che si intende ristrutturare, tramite demolizione e ricostruzione, sono costituiti da elementi mobili che falsano la reale situazione di fatto”.
“Chiediamo di sapere se i responsabili politici dell’Amministrazione sono a conoscenza della Concessione n. 227 del 10 luglio 2023. Se ne condividono il contenuto e con quali argomentazioni giuridiche, vista la sentenza del CGA del 2021. Quali eventuali fatti tecnici o giuridici sono intervenuti per questo cambio di indirizzo da parte del Comune di Taormina. Quali iniziative intendono intraprendere per evitare una grave violazione del principio di uguaglianza tra cittadini, disapplicando il vincolo paesaggistico in questo specifico caso”.
