TAORMINA – L’eterno rebus irrisolto della destagionalizzazione del turismo a Taormina – e allo stesso modo, in termini più generale, in tutta la Sicilia – ma anche l’esigenza ineludibile di programmare le attività di settore sono oggetto di alcune (condivisibili) riflessioni del manager di Egmont Viaggi Nicola Salerno.
“Il più classico degli errori da non commettere – afferma Salerno – è quello di cullarci sugli allori. Bisogna fare squadra e lavorare sodo per il 2024 e 2025, se vogliamo continuare a beneficiare degli effetti favorevoli del rimbalzo turistico post pandemia. Vedo molta miopia in giro tra coloro che sono preposti nel prendere decisioni, si sperperano 160 milioni di euro per un portale obsoleto ancora prima di essere completato, in quanto ricalca i medesimi contenuti di quelli passati”.
“Bisogna spingere i periodi di bassa stagione e per fare questo, non mi stancherò di dirlo, bisogna investire nei collegamenti. Il brand Italia è già di per se attrattivo, e per fortuna si vende da solo nei periodi classici, quello che manca è facilitare i collegamenti aerei per il Sud Italia nei periodi invernali”, aggiunge Salerno.
Sulle prospettive del turismo per quest’anno e per il futuro, Salerno – tour operator tra i più apprezzati dell’incoming nella nostra isola – ha rilasciato alcune dichiarazioni a L’Agenzia di Viaggi Magazine.
«Ci voleva la pandemia per far capire quanto sia importante il turismo per l’Italia e la Sicilia in particolare…». Poi è arrivata la serie tv americana “The White Lotus”, che ha conquistato due Golden Globes nell’edizione 2023 e ha mostrato al mondo – ove mai ce ne fosse bisogno – la grande bellezza di Taormina, la città dove questa produzione è stata girata. Un fattore trainante per incrementare il turismo Usa e inglese.
Fiction e paradossi a parte, la Sicilia non ha problemi di incoming. “Dal punto di vista del territorio nessuno, anzi – riconosce Salerno – Per tutte le forme dell’indotto degli albergatori, il 2023 sarà una stagione importante, vuoi per la voglia di venire in Italia, vuoi per la Sicilia, Taormina in particolare. In effetti White Lotus sta dando una grossa mano per le prenotazioni sul mercato americano e inglese. Sono certo che supereremo i dati del 2019”.
Per gli agenti va bene, ma – come si dice – potrebbe andare meglio. «In linea generale siamo contenti, ma vorremmo poter vendere di più. Abbiamo richieste, ma gli albergatori non ci danno extra allotment, né contratti nuovi, siamo i più penalizzati da questo punto di vista. Sembra assurdo, ma quando c’è molta richiesta siamo più sfavoriti, perché viene un po’ meno il dialogo con gli hotel, siamo più sulle spine».
La finestra che si è già aperta sul 2023 porta buone notizie? «Assolutamente sì, sebbene le vendite siano più lente – a livello dei nostri tour operator – rispetto al 2022, ma siamo appena partiti. Addirittura ci sono operatori che hanno già venduto camere per il 2024». Avanti con fiducia quindi. Male che vada, ci pensa “The White Lotus”.