TAORMINA – La guerra in Russia allontana i flussi dei “big spender” dall’Europa e dall’Italia e in un clima di tensioni e restrizioni si prospetta per le capitali del turismo un’altra estate che potrebbe essere nuovamente caratterizzata da flussi per lo più votati alla vacanza di prossimità. Lo scenario sembra rafforzarsi proprio quando l’allentamento della pandemia sembrava promettere altri orizzonti e una situazione migliore rispetto a quella dell’ultimo biennio.
Taormina, in particolare, sembra destinata a catalizzare l’attenzione ed il favore soprattutto di coloro che da altre zone della Sicilia decideranno di concedersi qualche giorno di relax senza allontanarsi troppo da casa, confermando un trend che nel 2021 ha visto molte famiglie residenti in altre province dell’isola raggiungere in massa la Perla dello Ionio, ritenendola la destinazione preferita in un tempo in cui viaggiare all’estero ha dei costi proibitivi e ci sono fattori contrastanti per le dinamiche legate all’emergenza sanitaria e ora anche alla guerra in Ucraina.
Se poi la guerra in Ucraina (come tutti ci auguriamo) dovesse finire in fretta, potrebbero aprirsi altre prospettive, che però al momento sono a metà tra il sogno proibito e un’illusione di inizio anno.
