HomePoliticaTronchet: "Sono io l'unico avversario di De Luca"

Tronchet: “Sono io l’unico avversario di De Luca”

TAORMINA – Eddy Tronchet ha ormai lanciato la sfida a Cateno De Luca per le elezioni Comunali del 2023 e la guida turistica taorminese si dichiara convinto che alla fine l’attuale maggioranza ed opposizione si sgretoleranno “ad un livello tale da non riuscire ad esprimere neanche altre candidature alternative” all’ex sindaco di Messina”.

“La candidatura forte di questo personaggio (De Luca, ndr) – dichiara Tronchet a TN24 – ha completamente sconquassato i piani ridicoli della politica taorminese e soprattutto quelli della cosiddetta “opposizione”, che si ritrova senza più alcuna opportunità e non ha mai avuto un progetto serio di rilancio della città. Parliamo, d’altronde, di quelli che da una parte e dall’altra hanno contribuito tutti al determinarsi della grave posizione debitoria di Taormina negli ultimi 30 anni e tutti – ad eccezione di Carmelantonio D’Agostino – sono responsabili del dissesto, e adesso del caos immenso che sta vivendo la città. Per questo l’unica alternativa seria credibile che esiste oggi alla discesa in campo di De Luca, per fermarlo e rilanciare la nostra città, è la mia candidatura”.

“Taormina avrebbe potuto gestire in modo più ordinato e lineare molte delle attuali criticità – continua Tronchet -. Tutto questo malcontento tra la gente è ampiamente giustificabile. I lavori che si sono potevano e si dovevano fare in centro storico non sono stati fatti. Le frazioni sono state abbandonate e consegnate al degrado, e ovviamente i cittadini alle elezioni Comunali si rivolgeranno altrove perché non hanno alternative e non gli è stata data neanche un’opportunità di fare aggregazione per confrontarsi e discutere le problematiche”.

“Noi punteremo su quello che è il significato di Taormina per la Sicilia. Taormina non può occuparsi soltanto di questioni di ordinaria amministrazione. Le scuole o la Ztl sono temi che devono essere affrontati e risolti nel modo più rapido ed efficace. Una volta fatto questo, bisogna andare ad attuare un rilancio turistico della città con strumenti e metodologie che possano fare diventare Taormina davvero un polo di attrazione a livello regionale con iniziative di tipo culturale. Bisogna rilanciare tutto il territorio e vanno integrate nel ragionamento le grandi frazioni della zona mare e va valutato il potenziale enorme che anche dal punto di vista turistico ha Trappitello. E’ lì che va fatto un grandissimo lavoro, e che bisogna puntare e scommettere sui progetti realizzabili. La politica locale e chi doveva rappresentare un’alternativa all’attuale governo di Taormina non lo ha compreso e ha cercato soltanto le solite soluzioni miserabili di accordi politici fuori luogo e che avevano il solo scopo di creare un’aggregazione senza alcun programma valido alla cittadinanza, con il solito modo clientelare di fare politica”.

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