HomePoliticaTronchet: "No a Bolognari, non mi siedo neanche al tavolo"

Tronchet: “No a Bolognari, non mi siedo neanche al tavolo”

TAORMINA – Eddy Tronchet chiude le porte all’ipotesi di un accordo con l’attuale Amministrazione e sull’ipotesi di sostegno alla ricandidatura a sindaco di Mario Bolognari alle elezioni 2023 a Taormina.

Alcuni contatti erano avvenuti nelle ultime ore proprio su quest’asse, in particolare attraverso “emissari” del primo cittadino che hanno incontrato Tronchet sino a ieri mattina per capire se il presidente di “Patrimonio Sicilia” fosse disponibile ad avviare un dialogo finalizzato a schierarsi con il professore. Tronchet, tuttavia, dice “no” e spiega la sua posizione in una nota a TN24, confermando la volontà di candidarsi con una propria lista.

“Il nostro gruppo – afferma Tronchet a TN24 – non intende sedersi ad un tavolo in cui la candidatura di Mario Bolognari sia prestabilita come condizione sine qua non. Le responsabilità del suo governo e delle scelte amministrative assieme alla sua giunta ed alla sua maggioranza sono pesanti e sono la causa primaria della transumanza verso altri lidi. Al di là degli elogi fuori misura dei suoi fedelissimi, rimangono le macerie di un comune disastrato, di scelte inappropriate per la gestione dei beni culturali ed ambientali, nonché l’aggravio di condizioni estreme per l’economia delle famiglie causate da politiche del tutto errate. Questa rappresentanza cittadina, di cui fa parte il sindaco, non ha saputo migliorare nulla rispetto agli Anni ‘80 portando alle estreme conseguenze l’autonomia taorminese ridotta oggi al lumicino.

“Se questi signori, il sindaco in testa e i suoi assessori – conclude Tronchet – avessero ancora un minimo di pudore e di coscienza civica dovrebbero ritirarsi in buon ordine, sperando che le future generazioni si scordino del loro operato, anziché pretendere di rimanere sulla scena quando non hanno più né ruoli ne’ argomenti né credibilità. La nostra formazione Taormina Libera prosegue il suo lavoro di convincimento per un cambiamento reale ed obiettivo che evidentemente non offre né spazio né ossigeno ai vertici di schieramenti logori e improduttivi”.

Poi l’affondo finale contro De Luca: “Il nostro gruppo lancia l’ennesimo appello alla estrema cautela, al significato di assoggettamento ripetutamente palesato da Cateno De Luca che si dimostra personaggio politico insofferente alla democrazia tout court! È inammissibile che tale linguaggio irrispettoso ed insolente venga tollerato da destinatari che per volontaria sottomissione appaiano in veste di “pecore” pronte ad essere tosate”.

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