HomeParlamentoTrappola ad Arcore: il piano di Renzi per cacciare Meloni

Trappola ad Arcore: il piano di Renzi per cacciare Meloni

L’inaffidabilità politica di Matteo Renzi ormai è storia accertata e un motivo ci sarà se il Fonzie toscano è passato dal 40% del 2015 al 3% attuale, corroborato poi dall’intesa con Carlo Calenda che, in una fusione ibrida anti-Pd, ha generato il Terzo Polo e lo ha portato all’attuale 8% delle recenti elezioni Politiche.

Renzi adesso studia la prossima mossa del Cavallo. Con un occhio guarda alla corsa alla segreteria del Partito Democratico, dove conta di veder trionfare tra qualche mese il suo storico fedelissimo Nardella, con il quale la lite attuale per le multe ai fiorentini è solo un dettaglio, o magari quel Bonaccini che ha sempre avuto un ottimo rapporto con l’ex premier. E con l’altro occhio Renzi guarda, invece soprattutto al centrodestra, non per allearsi davvero con l’attuale coalizione di governo ma per provare a spaccarlo. Non c’è trippa per gatti con Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che difficilmente abboccherebbero alle strategie renziane, e allora eccolo l’anello debole della ciurma di governo.

E’ l’86enne Silvio Berlusconi, che da sempre ha avuto un debole per Renzi perché in fondo nelle sue fregnate politiche si ritrova come fosse il suo erede naturale. Renzi in realtà ha deluso Berlusconi e più volte ha respinto la sua corte, eppure tra il Cavaliere e il senatore di Scandicci il feeling non si è mai spezzato del tutto. Renzi sa che Berlusconi si sente stretto nella morsa dei due alleati sovranisti, più giovani e poco propensi a lasciare troppo spazio a Forza Italia ed è lì che vuole incunearsi il leader di Azione, disegnando il piano di un asse moderato, di centro, insomma un soggetto che possa bilanciare i numeri della Meloni e quel Salvini che, dopo aver assecondato Berlusconi ora si è riavvicinato alla Meloni.

Il paradosso è che nello stesso momento Calenda parla bene della Meloni e si prepara ad incontrarla per provare ad avviare un dialogo, Renzi invece pare si sia già sentito al telefono con Berlusconi per portare avanti ben altra trama. Casualità temporali? Forse no. Lui distrae lei, l’altro intorta l’altro ancora.

“Tra un anno avremo il 24%, saremo il primo partito e saremo pronti a far cadere il governo Meloni”, dichiara Renzi e in tanti oggi ridono di questa affermazione. Gli si potrà dire “cazzaro” su tutto ma è innegabile che oggi sia il più furbo e il più abile politico tra tutti quelli che siedono in Parlamento. Ha già dimostrato di sapere come si fa a far cadere un governo. Per informazioni chiedere a Letta e Conte. Mai sottovalutare l’ex rottamatore.

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